Era un pomeriggio buio e tempestoso, quando Sony, presso Colonia, si accingeva a mostrare al popolo europeo i titoli in arrivo sulle sue console. Differentemente da quanto visto l’anno scorso, però, con l’annuncio di Playstation 3 Slim e del taglio di prezzo, quest’anno Sony ha voluto che fosse Insomniac Games a scaldare il pubblico lì presente con una serie di annunci inediti, invitando così sul palco Ted Price , fondatore di Insomniac. Price svela la nascita di un nuovo studio della software house in North Carolina, dove trenta sviluppatori, in gran segreto, stanno dando vita a una nuova esclusiva Playstation 3: un nuovo episodio della saga di Ratchet & Clank, All 4 One . L’annuncio di un nuovo stipite della serie è stato accolto con grande sorpresa dai presenti, che si aspettava il solo annuncio di Resistance 3; tuttavia, ciò che realmente ha meravigliato della nuova creatura Insomniac riguarda le novità in termini di gameplay, innovazioni che rappresentano il leit-motiv di questo nuovo episodio.

4 eroi per me, posson bastare.

Sul megaschermo alle spalle di Price, ecco comparire il simpatico Lombax che da tanti anni è protagonista delle nostre avventure su Playstation 2 e 3, e subito a seguire la sua fidata spalla robotica: Clank . Se la rimpatriata fosse terminata qui, probabilmente non avremmo avuto molto da raccontarvi su queste righe, sennonché alla rinomata coppia si sono aggiunti il Capitano Qwark e il cattivissimo arcinemico Dr. Nefarious . Quattro personaggi giocabili, quattro differenti giocatori; ecco la vera e fondante novità di All 4 One: la modalità cooperativa .

Il giocatore potrà scegliere di prendere le mosse di uno fra i quattro personaggi disponibili, e giocare in modalità cooperativa con altri tre giocatori online. Il passaggio da uno a quattro personaggi giocabili su schermo, ovviamente, comporta numerosi cambiamenti e adattamenti a quella che noi ricordiamo come la classica formula di gioco targata Insomniac. Anzitutto, la telecamera, non è più posta alle spalle di Ratchet, ma riprende le dinamiche dall’alto, così da poter inquadrare al meglio tutti e quattro i personaggi, una prospettiva ibrida fra un RTS e la tradizionale. Ovviamente la telecamera non è che l’inizio, ciò che realmente muta è il gameplay offertoci: scordatevi quanto visto finora, la parola d’ordine è cooperazione. Nella sezione di gioco mostrataci a Colonia, i quattro personaggi disponevano di una serie di armi e gadget, l’utilizzo di ognuna del quale permetteva l’edificazione di tattiche d’attacco o di puzzle solving . Perché, infatti, limitarsi a utilizzare il cannone a risucchio sui nemici per utilizzarli come proiettili, quando si può risucchiare un collega e spararlo verso punti inaccessibili a mo’ di uomo cannone? E’ questa la linea d’azione scelta per Ratchet & Clank: lanciare uno swingshot su un compagno che sta per cadere nel vuoto così da salvarlo, usare questo stesso gadget per legarsi a un compagno che sta oscillando, così da creare una lunga catena umana e raggiungere destinazioni lontane, o ancora attivare campi elettrici mobili con l’aiuto dei nostri amici e abbattere velocemente gli avversari. All 4 One raccatta alcuni elementi tradizionali della serie, e con una buona dose di sana inventiva, li traduce in cooperativa, offrendoci un’esperienza fresca, e senza dubbio, divertente.

Innovazione o conformazione alla massa?

La domanda che è subito balenata in testa mentre i nostri occhi con attenzione seguivano i quattro eroi sullo schermo è: ce n’era realmente bisogno? La serie è sempre stata solidissima, con una buona base di utenti affezionati, tutti legati al marchio per le sue tantissime qualità, quali un arsenale vastissimo da potenziare, un’esperienza di gioco incredibilmente varia, e personaggi dotati di grande caratterizzazione e carisma. Insomma Ratchet & Clank aveva tutto quello che un giocatore potesse chiedere, anche se si limitava a offrire divertimento in single player; eppure, sebbene poggiasse sulle sue gambe stabilmente, i ragazzi di Insomniac hanno avvertito quest’irrefrenabile desiderio di conformarsi alla massa, di abbracciare la moda di implementare una qualche modalità online in formule di gioco che riescono a sopravvivere e splendere anche senza (come già visto in Assassin’s Creed: Brotherhood ad esempio). Avanzare pronostici dopo aver visto solo pochi minuti di gioco, è senza dubbio un azzardo, tuttavia, ci sentiamo in dovere di mettere in guardia i lettori più affezionati del brand Insomniac-Sony: la direzione commerciale presa dai ragazzi di Insomniac se da un lato potrebbe allargare il bacino d’utenza offrendo un’esperienza più longeva, dall’altro potrebbe rovinare tutto quanto vi era di buono e che da sempre ha caratterizzato le avventure del simpatico duo.

In primo luogo la storyline e la caratterizzazione dei personaggi: ancora non è chiaro il perché il Dr. Nefarious, storico nemico dei due, dovrebbe unirsi al gruppo; molto probabilmente, gli sviluppatori hanno voluto semplicemente aggiungere la possibilità di prendere le mosse di uno dei cattivi; non esisterà quindi una solida motivazione, ma sarà inventato un preambolo che lo porterà a cooperare col gruppo, ovviamente a danno della componente narrativa. Se le ipotesi riguardo allo storytelling rimangono nel campo delle speculazioni, alcune osservazioni sul gameplay non possono che avere una base più concreta. Fondando interamente l’azione sulla cooperativa, deve per forza di cose esser sacrificata la varietà dell’azione cui la serie ci ha abituato. Dovendo gestire un’inquadratura dall’alto su tutti e quattro i giocatori, ad esempio, sarà difficile, se non impossibile, introdurre nell’esperienza di gioco sezioni veloci e adrenaliniche come quelle viste nei precedenti episodi, come quando Ratchet utilizzava gli hoverboots o i grindboots. Allo stesso modo, essendo i quattro personaggi controllati da quattro giocatori differenti, difficilmente gli sviluppatori introdurranno sessioni di problem solving intellettualmente stimolanti come visto nei precedenti capitoli, specie nelle sezioni di gioco con Clank; la mancata collaborazione, o la diversa elasticità mentale di uno dei partecipanti potrebbe rendere decisamente frustrante l’azione. Per non parlare della difficoltà di implementare un arsenale vasto e liberamente potenziabile; sarebbe, infatti, ostico mantenere un perfetto equilibrio fra tutti i giocatori se qualcuno di questi fosse dotato di armi più o meno potenti degli altri.

Ciò che però maggiormente ci preoccupa, al di là di tutte le considerazioni, è che quanto ci è stato mostrato ha rivelato un gioco decisamente semplice. Anche nella sezione di gioco che vede i quattro impegnati contro un boss; l’enorme avversario si limita a sparare un laser da saltare senza grosse difficoltà, mentre a noi non resta che disattivare gli scudi facendoci lanciare in alto da un amico, e poi riempire l’avversario di colpi fino a stramazzarlo: la strategia si limita alla cooperazione, si esaurisce nella ricerca dell’azione combinata, senza impegnare né stimolare il singolo. Come preavvisato, l’innovazione sembrerebbe avere i mezzi per violentare lo spirito del gioco, svuotandolo completamente di tutto quel che vi era di buono.

Conclusioni.

All 4 One è atteso per la fine del 2011, ma noi non possiamo dirci entusiasti del suo arrivo. Sebbene la possibilità di giocare con i nostri amici con i simpatici eroi della serie Insomniac non può che stuzzicarci, pare che il gioco non valga la candela, e le rinunce siano troppe. Non resta che aspettare per maggiori sviluppi, con la speranza che Insomniac smentisca ancora le nostre perplessità, regalandoci un titolo degno del nome di Ratchet & Clank.

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