In principio era Alien Swarm , un avvincente mod per Unreal Tournament 2004 sviluppato da Black Cat Games: un pugno di talentuosi ragazzi che hanno avuto il merito di attirare l’attenzione di un colosso come Valve (i creatori di Half Life ) e che infine sono stati inglobati dalla stessa. A sei anni di distanza lo stesso team di sviluppo sforna uno sparatutto isometrico molto interessante e, soprattutto, completamente gratuito.

Il “Source Engine” come non l’avevamo mai visto** **

Il cuore pulsante degli aspetti visivi, fisici e sonori di Alien Swarm è lo stesso motore Source che molta duttilità e decine di impieghi ha ricevuto dopo aver strabiliato tutti ai tempi di Half Life 2 . Il risultato è molto godibile, con effetti “luce/ombra” veramente eccezionali e un livello di dettaglio, a tratti, certosino. Tutto è al posto giusto e sono poche o nulle le magagne tecniche riscontrate in sede di prova. Vi sono dei barilotti esplosivi pronti a ricevere una crivellata di colpi per essere fatti esplodere nelle vicinanze degli alieni. Vi sono decine di alieni, che escono dalle pareti secondo il cliché dettato dalla pellicola “Aliens 2: Scontro Finale”. I livelli sono pochi, una decina, per una durata complessiva di poche ore di gioco. Tuttavia sono estremamente ben fatti e garantiscono la giusta varietà di ambientazioni e situazioni da affrontare. Tra un’ondata e l’altra di creature mostruose il giocatore – affiancato da compagni gestiti dall’intelligenza artificiale o da giocatori veri – dovrà farsi strada per non soccombere e per portare a casa la pelle: un concetto semplice e molto stimolante.

Quattro disperati alla ricerca della salvezza** **

La trama che gravita intorno alle nostre azioni è a dir poco pretestuosa e classica: siamo tra i pochi sopravvissuti di una base spaziale rimasta vittima di un’infestazione aliena e dobbiamo formare una squadra di specialisti che, concorrendo insieme e sfruttando le proprie capacità speciali, possano permettere la salvezza di tutto il gruppo (almeno si spera). Di fatto, prima di scendere in campo, bisogna scegliere la classe di appartenenza come in un classico videogioco di ruolo. Le classi sono: ufficiale, medico, tecnico, specialista d’armi. Come già accennato, ogni classe ha il suo ruolo fondamentale nell’economia di ogni missione: il medico si preoccupa di ricaricare l’energia vitale dei compagni garantendo la preziosa sopravvivenza; il tecnico aggira i sistemi di sicurezza informatici e sblocca l’accesso ad aree del livello di vitale importanza. La dipartita di questo elemento, durante una missione, potrebbe addirittura provocare un prematuro “game over”. L’ufficiale influenza i commilitoni che gli stanno vicino, con la sua presenza attiva bonus ai danni inflitti ai nemici e maggior resistenza a quelli subiti; Lo specialista è il classico personaggio armato come un carro armato, che mostra il fianco a velocità di esecuzione e movimento, rendendolo molto vulnerabile se schierato in prima linea. ****

Gratuito, frenetico, divertente ma…finisce subito!** **

Sebbene risponda ai canoni del genere degli sparatutto, pur con qualche licenza presa dai Gdr, Alien Swarm propone una comoda visuale isometrica posta alla giusta altezza per garantire tanto il controllo di ciò che ci circonda quanto la giusta prospettiva senza zoom esagerati o distanze eccessive dal proprio personaggio. Il risultato è estremamente funzionale e ai giocatori più stagionati verrà in mente un altro grande classico del Team 17: Alien Breed – tra l’altro recentemente riproposto in chiave moderna.

Con una mano si gestiscono i movimenti del personaggio e le sue abilità speciali richiamando ogni input dalla tastiera. Con l’altra mano si prende la mira, si spara e si usano gli oggetti tramite il comodo utilizzo del mouse. I controlli sono estremamente semplici, intuitivi per tutti coloro che hanno familiarità con il genere degli sparatutto e semplici da padroneggiare per tutti i neofiti.

Dopo ogni missione giocata, a prescindere dal suo completamento o meno, il personaggio guidato dal giocatore riceverà un ammontare di punti esperienza. Dopo averne accumulate diverse centinaia, si supera un limite e si passa di livello. Di conseguenza il personaggio acquisisce abilità più potenti di quelle base o migliora quelle di partenza. Non solo: alcuni livelli d’esperienza sono la condizione necessaria per potere impugnare armi e oggetti più potenti e utili di quelli che troviamo a disposizione all’inizio.

Questi ultimi riescono a soddisfare ogni tipo di giocatore e stile di gioco grazie alla presenza di armi leggere, automatiche, pesanti, lanciafiamme e armi più fantascientifiche (dopotutto siamo in una stazione spaziale futuristica infestata da orde aliene).

Potenzialmente infinito…ma non adesso** **

L’unico, autentico, tallone d’Achille di questo interessante titolo gratuito, è che finisce troppo presto e, al momento, le uniche motivazioni che possono incoraggiare a rigiocarlo, sono l’avanzamento a livelli sempre più elevati – con conseguente miglioramento di equipaggiamento e abilità – e la presenza di ben 64 steam achievements, cioè l’equivalente dei “premi” o dei “trofei” che si trovano in ogni gioco recente che approda per Xbox 360 e per Playstation 3.

L’offerta di Valve, comunque, non termina qui, perché oltre al gioco completo è stato rilasciato un comodo editor che permette la creazione di livelli inediti e originali vincolati solo ad un limite: la nostra fantasia. Se c’è un gioco tra tanti che promette di essere infinito, per merito dei suoi stessi utenti, quello è Alien Swarm.

CI PIACE
Visivamente molto valido
Facile cominciare difficile smettere
Completamente gratuito!
NON CI PIACE
La Campagna base dura un soffio
Potrebbe annoiare i più esigenti
7Cyberludus.com
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