Nei primi anni Novanta, su PC, nasceva una delle serie strategiche più apprezzate di sempre: X-Com . Una serie, questa, che raggiunse l’apice del successo con UFO: Enemy Unknown ed i relativi seguiti, X-Com: Terror from the Deep e X-Com: Apocalypse . X-Com si differenziava dai comuni RTS per via di un tatticismo sfrenato e, in secondo luogo, per via delle molteplici ed articolate meccaniche e visioni di gioco che lo caratterizzavano. Nonostante qualche spin-off di scarso successo apparso in seguito anche su console (PSX in primis), X-Com non ha mai offerto spunti adeguati per un porting dignitoso. Tuttavia, 2K Marin ha deciso di sfatare il “mito” ed accingersi ad un vero e proprio “reboot” della serie, stravolgendo completamente il genere: da RTS ad FPS, un passaggio, questo, tanto insolito quanto rischioso. Vediamo allora quali saranno le caratteristiche principali di questo interessante e promettente sparatutto.
Invasione aliena
Nonostante l’inaspettato stravolgimento di visuale, la base di partenza è sempre la stessa. America, Anni ’50: un tipico residence statunitense con tanto di prati e villette a schiera è il simbolo di un Paese vittorioso e democratico, nel pieno del boom economico post-guerra. Tuttavia, l’apparente e ordinaria tranquillità del posto viene bruscamente spezzata da un’inaspettata invasione aliena. Questo, dunque, il background storico di XCOM , ereditato sì dal capostipite, ma riproposto secondo una formula di gioco del tutto nuova. Nel gioco vestiremo i panni di un agente dell’FBI di nome William Carter , esperto esponente di un’organizzazione segreta nata con lo scopo di proteggere l’umanità dall’attacco alieno, XCOM appunto, ossia “Unità di Combattimento Extraterrestre “ . Oltre allo scenario, a restare quasi inalterato sarà anche l’aspetto gestionale: il gioco, infatti, proporrà un gameplay “aperto” e costantemente influenzato dalle scelte del giocatore.
UFO: Un Free-roaming Occasionale
L’idea che 2K Marin stia realizzando un titolo a metà strada tra un comune FPS ed un Free-roaming “gestionale” sembra sia stata avvalorata nel corso della recente dimostrazione losangelina. Nei panni dell’agente Carter, gli sviluppatori hanno precisato come il fulcro del gioco coincida proprio con l’ufficio del protagonista: è qui che potremo accogliere le richieste d’aiuto, organizzare i “gruppi di lavoro” e seguire di pari passo l’evoluzione del nostro alter-ego. Elementi, questi, che concorrono verso un gameplay dinamico, libero e dai tratti tipici di un GDR. XCOM , infatti, non seguirà un andamento lineare, ma garantirà una certa “casualità” delle missioni. A tal proposito, un’apposita mappa mostrante l’intero Nord America fungerà da indicatore delle missioni, aggiornate costantemente in base alle richieste telefoniche d’aiuto dei cittadini. Qualcuno ha citato “Ghostbusters”?
Prima di ogni missione, comunque, un briefing all’interno dell’ufficio ci consentirà di organizzare il “lavoro” scegliendo i colleghi del team, le armi ritenute più idonee e i diversi gadget investigativi, tra cui una macchina fotografica. Quest’ultima, quasi a ricordare lo stesso Bioshock , ci tornerà utile ai fini delle proprie ricerche. Grazie ad essa potremo recuperare indizi e informazioni circa la razza invasore, a dimostrazione che in XCOM la componente esplorativa sarà uno dei punti cardine del gameplay. Durante una qualsiasi missione, per esempio, potremmo girovagare tranquillamente alla ricerca di indizi e tracce aliene, nella speranza magari di imbatterci in un campione da recuperare e analizzare. In certi casi, invece, alcuni indizi potranno rivelarci dettagli precisi sulla tecnologia aliena, sfruttandone le indicazioni per dar vita ad armi più efficaci e dagli effetti devastanti. Sulla falsa riga di Bioshock , quindi, aspettiamoci un arsenale ricco e particolare, con tanto di potenziamenti e gadget sempre più sofisticati; il tutto, all’interno di uno scenario realistico e assolutamente fedele allo “stereotipo” americano dell’epoca.
Stile vintage
Anche dal punto di vista tecnico, il titolo 2K sembra orientato verso uno stile vintage/noir che ben rappresenta l’America degli Anni ’50. Ambientazioni solari, accompagnate da una palette di colori decisamente vivace, villette a schiera, giardinetti e quant’altro ci accompagneranno per tutto il corso dell’avventura, senza ovviamente dimenticare gli inevitabili sprazzi di horror e fantascienza che da sempre contraddistinguono la serie. A generare le finora poche lamentele, forse un’eccessiva staticità dello scenario, fattore comunque migliorabile da qui fino all’uscita del gioco, previsto nel corso del 2011 su PC e Xbox 360.
Conclusioni
Nel corso dell’E3 2010 sono state confermate le buone impressioni avute fin dalla prima apparizione di questo interessante FPS, che eredita dalla serie principale, nota per essere uno dei migliori esponenti del genere strategico, sia il carisma che lo stile. Il rischio è decisamente notevole, ma le mani esperte e “navigate” del team 2K Marin rappresentano comunque una garanzia. L’eterno fascino che da sempre risiede nella misteriosa scoperta dell’ignoto non fa che aumentarne l’interesse. Sperando che XCOM , ancora una volta, ne possa racchiudere l’essenza.