Grazie alla disponibilità di Celly, abbiamo potuto sperimentare due prodotti diversissimi tra loro, ma che appartengono a quella macrocategoria di accessori smart che, a seconda del nostro stile di vita, possono venirci in aiuto nelle attività di tutti i giorni.
Il primo prodotto di cui vogliamo parlarvi è il Celly Trainerwatch, dispositivo che possiamo associare alla categoria degli smartband (di cui Xiaomi, negli ultimi anni, si è fatta ambasciatrice, lanciando sul mercato l’apprezzatissima serie dei MiBand) e che, dalla sua, ha sicuramente una dimensione generosa dello schermo – touch – e alcune interessanti funzionalità in grado di venire in aiuto agli sportivi.
Ma andiamo con ordine…
Contenuto della confezione e caratteristiche tecniche
Il contenuto della confezione si presenta in maniera piuttosto minimale, lasciando spazio allo smartwatch, al cavo di ricarica (USB) e al manuale di istruzioni.
Il Celly Trainerwatch si configura con le seguenti caratteristiche tecniche:
- Materiale: Silicone
- Colore primario: Nero
- Frequenza Cardiaca
- Monitoraggio fasi del sonno
- Conteggio calorie
- Calcolo distanza percorsa
- GPS
- Notifiche smartphone
- Impermeabilità: IP67
Insomma, uno smartwatch semplice sia nella confezione che nelle funzionalità, perfettamente in linea con i prodotti offerti dal mercato dei wearable di fascia economica. Ma andiamo ora a vedere come configurare lo smartwatch una volta rimosso dalla propria confezione.
Primo utilizzo e app
Una volta rimosso dalla confezione, è consigliabile ricaricare – tramite la USB fornita – il Celly Trainerwatch alla massima carica disponibile, prima di procedere alla configurazione effettiva del dispositivo. L’app ufficiale utilizzata dallo smartwatch per interfacciarsi al nostro smartphone di riferimento è disponibile su Google Play Store e App Store (per dispositivi iOS), sotto il nome di Da Fit – in alternativa basterà inquadrare con la fotocamera il QR Code fornito nella confezione per raggiungere immediatamente il download dell’app nel nostro store di riferimento.
Da Fit, una volta attivato il bluetooth del dispositivo, si collegherà al nostro smartwatch senza particolari problemi e sincronizzerà le info di sistema con quelle del Celly Trainerwatch. Sfortunatamente, se il vostro smartphone è in lingua italiana, noterete che la traduzione dell’interfaccia dello smartwatch presenta errori grossolani di traduzione, in puro stile “Google Translate” – aspetto che rovina di molto l’esperienza utente ma non l’usabilità del prodotto stesso.
Una volta configurato lo smartwatch e ricaricato al 100% saremo così pronti a indossarlo e utilizzarlo in tutte le sue funzionalità.
Interfaccia utente
Cercando di soprassedere alla pessima traduzione in italiano dell’interfaccia, andiamo ora a vedere quello che ha da offrire il generoso quadrante del Celly Trainerwatch che, ricordiamo, presenta uno schermo interamente touchscreen dalle dimensioni di 1.69 pollici.
Oltre alle classiche funzionalità di contapassi, la misurazione della frequenza cardiaca e la registrazione delle nostre attività sportive (corsa, camminata, bicicletta, ecc.) con tanto di contatore di calorie bruciate, il Celly Trainerwatch offre delle funzionalità “social” navigabili sempre attraverso il sistema operativo touch sul quadrante, che potrà essere configurato per una visualizzazione delle app tramite “bolle”.
Potremo visualizzare con una certa rapidità le notifiche ai messaggi Whatsapp, Telegram (che però non mantengono eventuali emoticon inviate) ed SMS, fino a gestire la riproduzione dei brani sia tramite app di terze parti – come Spotify – passando per il lettore MP3 del nostro smartphone. La gestione delle notifiche e dei “permessi” verrà sempre impartita tramite la companion app di cui vi parlavamo precedentemente, grazie a cui potremo dare un controllo sempre maggiore al nostro dispositivo, senza però andare oltre a quello che fanno già dispositivi di questa fascia di prezzo: non sarà mai infatti possibile rispondere ai messaggi o anche solo accettare le chiamate in arrivo, ma solamente silenziarle o declinarle direttamente.
Da non dimenticare, alcune funzionalità avanzate tra cui il monitoraggio del sonno (capace di distinguere le fasi di sonno leggero e sonno pesante) oltre che l’ossigenazione del sangue. Feature non essenziali, certo, ma che fa sicuramente piacere avere a disposizione, se necessario.
Concludendo…
Ad un prezzo di circa sessanta euro, Celly Trainerwatch si configura come una smartband di fascia economica dalle discrete funzionalità che, purtroppo, se messo a paragone con l’ultima fatica di casa Xiaomi, crolla inevitabilmente, nonostante una dimensione del display decisamente più generosa.