Il The Outer Worlds di Obsidian è stata una tra le più piacevoli sorprese della scorsa annata videoludica. Dopo la cocente delusione ad opera di Bethesda chiamata Fallout 76 – che comunque sta vivendo una parziale riscatto con gli ultimi aggiornamenti – i fan più sfegatati degli RPG in prima persona “Bethesda-like” puntarono tutte le loro attenzioni sul sopra citato titolo che, in fase di recensione, venne premiato con un ottimo voto sulle nostre pagine.
Pur non esente da difetti, The Outer Worlds è un RPG in prima persona che vanta una scrittura di livello, qualitativamente superiore alle recenti produzioni di Todd Howard – prima tra tutte Fallout 4, titolo si molto buono sul fronte meccaniche, ma incredibilmente carente sul comparto narrativo.
Dopo ben un anno dall’uscita del titolo, i ragazzi di Obsidian lanciano la prima delle due espansioni previste per la loro ultima fatica. Pericolo su Gorgone, disponibile già da qualche giorno sul mercato, nasce come mero pretesto per riportare i giocatori più affezionati nella Galassia di Alcione, prima del fatidico “finale” che, di fatto, invalida ogni possibilità di proseguire le nostre avventure nel mondo di gioco.
Ricaricato un vecchio salvataggio siamo quindi tornati in The Outer Worlds, pronti a buttarci a capofitto nel primo contenuto aggiuntivo prodotto da Obsidian. Ecco cosa ne pensiamo…
Un braccio, una misteriosa registrazione, un asteroide perduto…
Prima di parlare di quello che è l’incipit narrativo di Pericolo su Gorgone, è doverosa questa premessa. Per iniziare il DLC, i giocatori dovranno necessariamente completare la missione Radio Free Monarch, dal gioco base. Una volta completata la missione, facendo ritorno all’Inaffidabile, potremo semplicemente “triggerarla” parlando con Ada o – alternativamente – provando lo spostamento su un altro pianeta.
Iniziata l’espansione, una volta sulla nave, ci verrà consegnato un pacco misterioso: un braccio (sì, avete letto bene) con un registratore vocale stretto tra le mani, appartenente ad un certo Lucky Montoya, ricercatore di tesori.
Una serie di vicissitudini ci porteranno sull’asteroide di Gorgone, impegnati ad investigare su un complesso abbandonato, sotto il controllo della malvagia multinazionale Soluzioni Spaziali – che già abbiamo iniziato ad odiare nella campagna base. Pericolo su Gorgone è un DLC che aggiunge una questline principale tutto sommato breve (nel nostro caso abbiamo impiegato poco meno di quattro ore per portarla a termine), affiancata da qualche quest secondarie che, tuttavia, di poco aumenta il monte ore totale di questo DLC. Siamo ben lontani dagli standard a cui Obsidian ci aveva abituati con Fallout New Vegas ma, tutto sommato, abbiamo trovato la quest abbastanza duratura per i nostri gusti, specialmente se consideriamo la nuova mappa interamente esplorabile, creata per questo DLC.
Uno tra i più grossi difetti di Pericolo su Gorgone è, paradossalmente, la sua data di rilascio. Un DLC di quattro ore che viene venduto al pubblico ad un anno dal lancio del gioco è abbastanza bizzarro, considerato che ci siamo dovuti ri-adattare in fretta e furia alle dinamiche di gameplay del gioco, che avevamo già dimenticato da tempo. Un altro grosso difetto è dettato dalla necessità di ricaricare un vecchio salvataggio, vista l’impossibilità di continuare con le quest secondarie una volta terminata la principale.
Dopo un periodo di preparazione che rende tutt’altro che accessibile la fruizione di questo DLC, ci siamo comunque divertiti. L’espansione riesce a divertire, sempre grazie alla brillante scrittura degli Obsidian che, anche questo caso, sono riusciti a confezionare un gran numero di ottimi dialoghi, caratterizzati dalle solite scelte che tengono conto delle abilità del nostro personaggio. Pericolo su Gorgone espande in maniera intelligente la lore di The Outer Worlds, andando a raccontare molti dettagli sulle fazioni che governano Alcione, anche grazie ad una miriade di testi, computer e messaggi vocali che, indubbiamente, verranno apprezzati da una nicchia di giocatori più esigenti.
Sul fronte gameplay, Pericolo su Gorgone non porta assolutamente nessuna novità: il gioco è lo stesso dello scorso anno, con tutti i suoi pregi ma, soprattutto con tutti i suoi difetti, quali una IA non sempre brillante ed un numero di bug indefinito. Contenutisticamente parlando, a parte le pure quest proposte dal DLC, Pericolo su Gorgone non aggiunge nulla di nuovo, nemmeno per quanto riguarda nuovi companion che, a nostro parere, sarebbero stati un’interessante aggiunta.
Concludendo…
The Outer Worlds: Pericolo su Gorgone è una nuova questline secondaria, fatta e finita, che, ludicamente parlando, nulla aggiunge al titolo già apprezzato un anno fa, condividendone pregi ma anche difetti. Dalla durata di circa quattro ore, il primo DLC di Obsidian è un’avventura aggiuntiva dall’ottima scrittura che, tuttavia, non riesce a raggiungere il richiesto status di “memorabilità” che lo avrebbero altrimenti catalogato come must buy.