Divinità a 16-Bit
Ormai è evidente, soprattutto nel mercato odierno, che al giocatore piace avere il potere… Tutti i giochi dove è possibile gestire o creare una civiltà registrano sempre un picco di vendite fuori dal comune: si pensi alla serie “Civilization”, al leggendario “Age Of Empires”, a “Sim City” e “The Sims”… Si potrebbero fare mille esempi, davvero! Oggi, se si osserva il mercato per PC, i giochi di questo genere sono davvero tanti, e tutti ti permettono di gestire le volontà e le situazioni come se fossi una divinità, avendo il controllo pieno quasi su ogni cosa, così come Agata Meneghelli spiega nel suo ottimo libro “Dentro lo schermo: Immersione e interattività nei God Games” del quale vi ho già parlato in altra sede. Tuttavia, esiste un titolo del quale io sapevo poco o nulla dove il giocatore impersona una vera divinità, che il suo popolo adora chiamandola “Master”, e che oltre a gestire eventi e strategie, scendeva sulla sua terra per liberarla dai mostri che la infestavano e che gli avevano tolto il potere, per il bene suo e di tutto il suo popolo. Il titolo in questione è una vecchia gloria Enix per Super Nintendo, “ActRaiser”!
Tra angioletti, statue animate e demoni
La situazione iniziale che troviamo in “ActRaiser” non è delle migliori… Il demone Tanzra ci ha lanciato una sfida e, nella sua immensa scorrettezza, ci ha lanciato contro tutti i suoi sei guardiani, i quali ci hanno sopraffatto, nonostante la nostra forza divina. Il Master è costretto a rifugiarsi nel suo Sky Palace, un palazzo fra le nuvole, e a organizzare una controffensiva per porre fine al dominio di Tanzra sul pianeta e ristabilire la pace. All’inizio dovremmo inserire il nostro nome, seguendo le istruzioni di un piccolo e paffuto angioletto, che ci sarà compagno per tutto il gioco. In seguito, dovremmo sorvolare il nostro mondo, scegliere una delle sei città (Fillmore, Bloodpool, Aitos, Kasandora, Maranha e Northwall) e liberarle da parte dei demoni, per poter restaurare la civiltà. E’ in questa occasione che il nostro spirito si reincarna in una titanica statua di pietra, pronta a smembrare mostri e nemici di ogni sorta e malvagità. Queste parti del gioco vengono definite “Act”: si tratta delle parti dove il gioco ha la forma di un platform a scorrimento multiplo. Durante queste fasi, il giocatore è chiamato ad attraversare terreni ostili, eliminando ogni forma di male, raccogliendo magie e bonus fino a raggiungere un primo, semplice boss. Durante il nostro peregrinare saremmo accompagnati da una grafica coloratissima, con enormi sprites molto ben definiti, e una colonna sonora da urlo, perfetta per ricordarci che noi siamo dei e abbiamo un onore e un potere da difendere… Una volta sconfitto il boss, la musica si fa più calma: al suono dolce di alcuni flauti, sorvoleremo la città liberata, daremo vita al primo uomo e alla prima donna e inizieremo da loro la costruzione del nostro mondo.
“I tuoi fedeli devono parlarti…”
Dopo la lotta, come già spiegato, inizia la fase gestionale, il vero pilastro di questo titolo: il nostro angelo scenderà sulla terra e ci darà le prime indicazioni su come agire. In realtà, però, le indicazioni ci verranno più speso fornite dal nostro popolo, che ci interpellerà con interessanti e costanti preghiere, offerte e richieste, al fine di assicurarne la felicità. Possiamo, così, gestire la costruzione della città, ordinando le direzioni da seguire, e liberare la zona dagli ostacoli con uno dei nostri miracoli, che spaziano dai fulmini ai terremoti. Nel frattempo, però, il nostro fido cupido, sotto il nostro controllo, dovrà sterminare i demoni volanti che tenteranno di uccidere gli abitanti, abbattere le case, bruciare i campi e fare tutto quanto di più fastidioso possa esserci per la costruzione di un villaggio sereno. Gli abitanti, evolutisi nel corso dei turni (gestiti da una rapida clessidra), potranno a loro volta sigillare i nidi dei nemici, per farli sparire di scena una volta per tutte. Una volta eliminati tutti i nidi, sarà per noi necessario scendere di nuovo sulla terra, eliminare il guardiano maggiore del territorio e lasciare la città finalmente e definitivamente libera da nemici, tornando solo per saltuari controlli. Durante la fase “Sim”, il nostro popolo può avanzare davvero ogni tipo di richiesta: potrebbero chiedervi una cura per la peste, o di essere rasserenati con della buona musica, o di ricevere della lana come offerta per riscaldarsi dal freddo delle montagne. Sono tutte queste possibilità a fare di “ActRaiser” un gioco mai noioso ed estremamente vario. Col crescere delle città, inoltre, cresce anche la potenza del nostro simulacro di pietra: ogni 300-400 abitanti, infatti, alla nostra barra dell’energia verrà aggiunta una tacca, saremmo in grado di compiere più miracoli uno dietro l’altro e saremo in grado di lanciare sempre nuove magie, ogni qual volta queste ci vengono offerte dal nostro fedele popolo.Nel caso la parte “Sim” ci annoiasse, la versione PAL del gioco offre la possibilità di giocare la “Action Mode”, ovvero una modalità che comprende solo i livelli platform. Un’idea interessante, che però abbatte senza pietà il più grosso pilastro del gioco, ciò che lo rende completamente diverso dagli altri comuni platform fantasy.