Yoshi è sicuramente uno dei personaggi dell’universo di Mario di maggior successo, dopo il fratello “spilungone” Luigi. E’ riuscito nel tempo a ritagliarsi una piccola serie di videogiochi tutti suoi, che hanno sempre potuto vantare la qualità Nintendo unita ad un tema tipicamente tenero ed orientato ad un pubblico più adolescenziale. Il titolo che abbiamo provato per voi, Yoshi’s Crafted World, è il primo interamente concepito e sviluppato su Nintendo Switch ed, anche questa volta, il mondo dell’iconico dinosauro verde viene stravolto. In Wolly’s World tutto fu tramutato in lana, qui invece, tutto in carta e cartone: se sia o meno una cosa positiva, potrete leggerlo nella nostra recensione!
Bowser Junior colpisce ancora
La storia nei giochi Nintendo è ormai paragonabile ad una sorta di liturgia e gli autori sposano evidentemente il detto “cavallo vincente non si cambia”.
Ci troviamo nell’isola degli Yoshi, dove i nostri dinosauri preferiti vivono pacificamente felici, anche grazie al “Sole dei desideri” (infelice traduzione di “Sundream Stone”): una pietra dai poteri magici che può realizzare i sogni. Il cattivo di turno questa volta è Bowser Junior, che in groppa alla scopa del perfido mago Kamek decide di rubare la preziosa pietra dei nostri amici rettili. Qualcosa ovviamente va storto: nello scontro per il possesso della pietra quest’ultima precipita al suolo perdendo contestualmente le cinque gemme dei desideri, che vengono proiettate in giro per l’arcipelago. L’avventura ha quindi inizio con la scelta da parte del giocatore dello Yoshi da mandare in missione di recupero.
Gameplay
Yoshi’s Crafted World fa parte del genere platform 2.5D: la grafica è 3D, ma si gioca principalmente in 2D, anche se spesso la terza dimensione diventa accessibile. Per la gioa di grandi e piccini tutta l’avventura è giocabile in coop locale, scegliendo due Yoshi tra la schiera di otto colori differenti. Chi ha già giocato i precedenti titoli della serie si troverà subito a proprio agio dato che poco è cambiato: può sempre saltare fluttuando goffamente a mezz’aria, ingoiare cose tramite la sua poderosa lingua e produrre uova da lanciare.
Ci sono occasionali mini-game dove si prendono le redini di mezzi differenti, come il Yoshi Picchiaduro dove si entra all’interno di un enorme clone del piccolo dinosauro e si prendono a cazzotti ostacoli e nemici. Tutto il paesaggio, gli sfondi e gli elementi interattivi posseggono un’apparenza cartacea, con modelli tridimensionali volutamente molto semplici e texture povere. I protagonisti, i nemici ed i bonus invece sono realizzati con lo stile grafico tradizionale in 3D. Questa scelta stilistica non ci ha convinto pienamente dato che i due tratti non si amalgamano adeguatamente. La mappa è quella classica, offrendo una visuale da lontano dei mondi di gioco e proponendo le classiche puntine dei livelli da affrontare in sequenza su un binario obbligato.
La Lotteria
Abbiamo parlato di bonus? Ovviamente ci riferivamo alle monete d’oro, che sicuramente non potevano mancare in un gioco ambientato nell’universo di Mario. La novità è che queste possono essere spese in un gioco denominato la “lotteria dei costumi”; in pratica si tratta di un dispenser simile a quello che si trova nei supermercati con le palline: inserendo piccoli cumuli variabili di monete verrà sbloccato un uovo-sorpresa al cui interno si trova un costume. I costumi sono numerosissimi, pare siano 180 in tutto, ed alcuni ottenibili esclusivamente tramite gli Amiibo; una volta scoperti possono essere indossati durante il gioco fornendo protezione aggiuntiva dai colpi nemici. Si trovano in tre distinte qualità: comune, raro e rarissimo e concedono nell’ordine tre, quattro e cinque “scudi” di protezione da altrettanti colpi. Quando gli scudi sono esauriti il costume si rompe, ma niente paura: potrà essere indossato nuovamente nel livello successivo. Si tratta di una trovata carina perché offre un piccolo incentivo in più per giocare prolungando di molto la longevità.
Comparto Tecnico
La grafica di Yoshi’s Crafted World è modesta e per nulla stravolgente. Potrà forse essere soggettivo, ma a noi lo stile grafico “cartaceo” ha dato spesso l’impressione di essere stato disegnato con pigrizia, proponendo modelli poligonali fin troppo semplici e cubettosi; siamo sicuramente ben lontani dalla qualità offerta da altri videogiochi che hanno percorso questo cammino, come per esempio Lumino City. Nulla da dire sui personaggi invece, che sono realizzati ed animati molto bene, in linea con i titoli della serie.
Il comparto audio include i classici motivetti arci-noti della saga, oltre ad una ricca collezione di musiche allegre e ben realizzate, ma non troppo memorabili; gli effetti sonori fanno il loro dovere, senza infamia e senza lode. Il motore Unreal Engine scelto dagli sviluppatori Good-Feel opera sempre fluidissimo e senza incertezze: anche giocando in due e con molti oggetti in movimento non ha mai mostrato segni di cedimento. Se intendete comprarlo sul Nintendo eShop infine sappiate che pesa circa 5 Gbyte di spazio sulla memoria della console/microSD.
Concludendo…
Yoshi’s Crafted World è un platform divertente, giocabile e piacevole, ma che purtroppo fallisce nell’innovare la formula dei suoi predecessori. Lo stile grafico “cartonato” non ci ha persuaso pienamente perché, al contrario del già citato Wolly’s World, non risulta né delicato né particolare, ma solo povero e frettoloso.
Il gioco in coop locale è molto divertente ed arricchisce seriamente l’esperienza finale – se avete qualcuno con cui giocarci indubbiamente è un valore aggiunto da non sottovalutare, mentre l’introduzione dei costumi da vincere alla lotteria costituisce un valido incoraggiamento alla limitata longevità del gioco, che si aggira intorno alle 6 ore per finire la sola storia principale.
In definitiva il nostro parere è che questo sia sinceramente un prodotto dignotoso e ben confezionato, ma avremmo onestamente sperato in qualcosa di più dal primo titolo Switch dedicato a Yoshi.