Rust, uscito circa 5 anni fa, è stato probabilmente il capostipite del concept odierno di survival/action game. Quel concept farcito di uomini ignudi o quasi che zampettano in giro alla ricerca di cibo e risorse, fracassandosi al contempo la testa vicendevolmente scansando zombi a destra e a manca. E SCUM, titolo pubblicato da Devolver Digital, si presenta al grande pubblico come un “survival di nuova generazione, incentrato sulla storia e con complessi meccanismi ludici”, così come recita la descrizione presente su Steam. Ma, sarà tutto vero?
Stanchezza di (sopra)vivere
Che ci sia un’immane ‘stanchezza’ concettuale nel settore dei survival, è cosa risaputa. Ma, proprio pensando a queste ‘funeste’ premesse, SCUM riesce a mettere sul piatto qualche sprazzo di originalità e personalità che lo portano ad emergere (ma non a rivoluzionare, sia chiaro) dal mare ‘funereo’ di videogame che somigliano più ad un ‘cazzeggio’ su Unity piuttosto che ad un’opera di ingegno. Ma cos’ha di nuovo? SCUM ha come fondamenta alcuni cardini classici del genere survival, ovvero sopravvivere, uccidere e procacciare il necessaire per equipaggiarsi al meglio. All’inizio, come al solito, ci avventureremo attraverso un editor abbastanza guarnito, nonostante lo status di Early Access del gioco, in cui avremo facoltà di decidere altezza, corporatura, età e quant’altro. In base a quanto da noi prescelto, il nostro personaggio avrà caratteristiche specifiche ed evidenti pro e contro “realistici” in base alla tipologia fisica. Ma, di base, i developer hanno impreziosito codeste feature standard con alcune pregevoli scelte ‘secondarie’.
Anzitutto, partiamo dalle premesse narrative intriganti: infatti, ogni player è null’altro che un criminale punito, gettato come spazzatura in una sorta di arena colma di morte, violenza e sbudellamenti vari (qualcuno ha detto Jena Plissken?). La narrativa è resa ancora più interessante dalla presenza di alcuni droni volanti intenti nel filmare lo ‘spettacolo’, in una sorta di sadico reality show dedicato ad un’utenza brutale quanto annoiata. Oltre naturalmente alla presenza di altri utenti umani, i quali avranno piena facoltà di brutalizzare il vostro alter ego in svariate forme data la presenza del PVP libero, un altro grande pericolo è costituito da ammassi di famelici Zombie sparsi per la mappa. I non morti, in linea di massima, saranno assembrati in numero maggiore nelle immediate vicinanze di luoghi specifici d’interesse, rendendo complicato l’ottenimento di oggetti ed ingredienti speciali. Nonostante singolarmente siano piuttosto deboli ed indifesi, sottovalutare i gruppi più nutriti potrebbe risultare fatale!
Un altro pericolo è costituito dai Mech, enormi affari metallici i quali solitamente pattuglieranno i complessi militari e le installazioni sotterranee. Date per scontate le loro cattive intenzioni di base, le suddette mostruosità metalliche sonno una sorta di mini-boss da affrontare in gruppo onde evitare una morte rapida e dolorosa. Naturalmente, potremo difenderci accumulando quanti più oggetti utili possibile nel nostro inventario, il quale ci fornirà una serie di indicatori da tenere d’occhio. In SCUM, infatti, dovremo fare i conti anche con fame, sete ed eventuali malattie innescate da ferite o quant’altro. Senza contare che, realisticamente, avremo a che fare con informazioni nutrizionali dettagliate che saranno la diretta conseguenza a livello di dieta prescelta. Senza contare che, dopo un po’, il nostro alter ego ci indicherà la necessità di…espellere quanto precedentemente introdotto. Letteralmente.
Spazzatura che sanguina
Come già detto, l’esperienza ludica di SCUM si baserà sul classico duopolio “search and craft” tipico dei survival seppur, è bene sottolinearlo, il gioco di Devolver Digital sarà orientato più allo spingere l’utenza al confronto diretto. E, infatti, non appena costruiti i primi arnesi di base ricavati da rami e pietre, il gioco ci consentirà di ottenere oggetti nettamente migliori con la semplice esplorazione. Quindi, nessuna ricerca silente, zompettando da un cespuglio all’altro, alla ricerca del blueprint migliore
Se per armi e vestiario la ricerca ed il loot saranno la ‘way to go’, il crafting sarà invece la soluzione preferita per quanto concerne il cibo ed il sostentamento digitale del nostro corpo digitale. Nonostante sarà possibile trovare frutti e vegetali commestibili, ben presto ci renderemo conto che la selvaggina cacciata offrirà una pietanza di maggior interesse al fine della nostra alimentazione. Avremo infatti facoltà di cacciare vari tipi di animali, come cervi, maiali e cavalli i quali ronzeranno in giro per la mappa. Ma saremo anche liberi di dedicarci al…cannibalismo necrofilo! Infatti, uccidendo gli zombi, potremo ricavare pezzi di carne che potranno essere arrostiti e consumati come se fossimo al Mc.
Un po’ come funzionava in DayZ, il nostro alter ego sarà legato inestricabilmente al server prescelto e, quindi, dovremo ricreare un nuovo personaggio ogni qual volta decideremo di dedicarci all’esplorazione di un nuovo mondo di gioco. Assieme ad oggetti ed equipaggiamento, ogni server conserverà anche i nostri progressi nel Ranking generale dei player: grazie al ritrovamento di equipaggiamento speciale, alla costruzione di oggetti o all’uccisione di Zombie, guadagneremo punti fama che saranno utilizzati come moneta in gioco per ottenere determinati vantaggi. Ad esempio, la suddetta currency potrà essere utilizzata per essere rianimati accanto ad un compagno di squadra, evitando magari un respawn lontanissimo geograficamente.
Even the eye…
Nonostante una sorprendente pulizia tecnica, SCUM non è esente da classici difetti ed imperfezioni dei titoli in Accesso Anticipato. Innanzitutto, l’interfaccia risulta un po’ caotica e complicata da digerire, vista anche la notevole mole di informazioni con cui dovremo interagire. Il gioco, sviluppato usando Unreal Engine 4, mostra in generale un ottimo dettaglio grafico e quasi nessun rallentamento o lag di reale spessore, se non micro-rallentamenti sporadici più server side che dovuti ad una carente ottimizzazione.
Il titolo è stato testato con una configurazione di fascia medio/alta e a più risoluzioni, mostrando una buona scalabilità la quale tra l’altro non ha quasi mai comportato un sacrificio eccessivo a livello qualitativo. Al di là di un pop up di texture un po’ ritardo e qualche dettaglio sottotono qui e lì, SCUM mostra un po’ il fianco per quanto riguarda la qualità delle animazioni dei personaggi umani, le quali avranno tutte un sapore ligneo e forzoso soprattutto in ambito melee ed in mischia. In generale, tuttavia, il livello tecnico del gioco è già di molto superiore alle produzioni indie o pseudo tali.
Concludendo…
SCUM è, allo stato attuale, un survival molto divertente e piuttosto frenetico. Potenzialmente, viste alcune significative feature che lo rendono piuttosto originale, il titolo di Devolver Digital potrebbe diventare uno dei titoli del settore più seguiti in assoluto. Ovviamente, il tempo e l’evoluzione contenutistica pianificata dal gioco, la quale sembra piuttosto promettente seguendo le discussioni sui forum dedicati al titolo, ci diranno se e come SCUM diventerà il prescelto.