Grand Theft Auto V è uno dei giochi più venduti di tutti i tempi. I numeri parlano chiaro: l’uscita su quasi tutte le piattaforme attualmente in commercio (manca solo l’annuncio su Nintendo Switch a questo punto), un supporto continuo da parte di Rockstar Games per GTA Online, la celebre e mastodontica modalità online del titolo, e il fascino – innegabile – di un titolo immenso quanto divertente, sono solo alcuni dei duecento motivi che hanno consentito a Grand Theft Auto V di prendere – letteralmente – il volo, rompendo ogni record di vendita e di consensi da parte di critica e pubblico. Sono passati quasi cinque anni dal lancio del titolo su Playstation 3 e Xbox 360, cinque lunghi anni che hanno visto il titolo approdare su console next gen – e PC – fresco di una veste grafica finalmente al passo con i tempi.
La recente uscita di Red Dead Redemption 2, prequel dell’apprezzatissimo Red Dead Redemption e giunto su Playstation 4 e Xbox One questo Ottobre, ha spostato tutta l’attenzione del pubblico sul meraviglioso Vecchio West di Rockstar. E mentre continuiamo le nostre avventure in compagnia di Arthur Morgan e la banda di Van Der Linde, per noi è impossibile non immaginare un ipotetico sesto capitolo di Grand Theft Auto, soprattutto ora che i rumor iniziano a insinuarsi tra i più reconditi angoli del web.
Immaginandoci un futuro sesto capitolo, abbiamo un po’ viaggiato con la fantasia e, cavalcando l’ondata di rumor spuntati online nelle ultime settimane, abbiamo così deciso di “listare” le caratteristiche che vorremmo vedere in un ipotetico GTA VI.
Buona lettura!
Ritorno a Vice City?
Tra le ambientazioni “palpabili” per questo sesto capitolo, da quanto lasciano trapelare i diversi rumor, sembra che ci sia una volontà di tornare a Vice City, una tra le più belle ambientazioni mai prodotte da Rockstar Games negli ultimi anni. La rivisitazione della Miami anni ‘80, tanto trattata nelle pellicole cinematografiche, fu sicuramente una tra le chiavi del successo di Vice City e Vice City Stories, due titoli indissolubilmente legati in grado di evolvere in tutto e per tutto la formula di gioco lanciata da GTA III. La linea temporale anni ‘80 ha sicuramente il suo fascino, ma siamo sicuri che un nuovo capitolo ambientato nell’era della cocaina e dei signori della droga abbia ancora la capacità di intrattenere? Se è vero che gli spunti narrativi possibili sono moltissimi (il primo Vice City, ad esempio, prese molto ispirazioni dai film cult di Brian De Palma tanto in voga in quegli anni, come Scarface o Carlito’s Way) è altresì vero che si rischierebbe un senso di deja vu davvero troppo marcato. Abbandonate le super ville sul mare, le montagne di cocaina sulle scrivanie e le belle ragazze in bikini, quali sarebbero le possibilità offerte da un secondo (anzi, terzo) ritorno a Vice City?
Dal canto nostro abbiamo trovato affascinante anche il rumor che vede GTA VI proporre una “mega” mappa di gioco, in grado di comprendere tutte le città viste nei precedenti capitoli. Un’idea sulla carta interessante ma che, a nostro parere, rischierebbe di rendere il tutto eccessivamente dispersivo. Secondo noi, infatti, la scelta più praticabile e comprensibile (ludicamente parlando) è quello di proporre una città singola – come da tradizione – in modo che gli sviluppatori abbiano tempo e modo di renderla appetibile e ricca di possibilità, in termini di interazione: più negozi, più attività, più interni e – soprattutto – più varietà in termini di dettagli.
Uno spin-off su Switch!
Sono dispiaciuto che Rockstar, nel corso degli ultimi anni, abbia deciso progressivamente di abbandonare il mondo delle console portatili. L’ultimo titolo, GTA: Chinatown Wars, uscito inizialmente su Nintendo DS (per poi essere portato su PSP e smartphone), fu infatti un esperimento per larga parte riuscito, seppur piuttosto limitato – giustamente – se confrontato con le trasposizioni su console o PC. Il team di Rockstar Leeds riuscì a trasporre perfettamente le atmosfere crude e “dark” del più recente Grand Theft Auto IV, sulla portatile di casa Nintendo. Non potendo disporre delle capacità hardware di PSP, su cui giunsero i due – spettacolari – Liberty City Stories e Vice City Stories, Rockstar dovette riadattare il comparto tecnico, tornando ad utilizzare la classica visuale dall’alto che aveva contraddistinto i primi due capitoli della serie su Playstation.
L’arrivo sul mercato di Nintendo Switch, potrebbe davvero essere la perfetta occasione di Rockstar per tornare sul mondo delle console portatili (anche se, in questo caso, stiamo parlando di una console ibrida, giocabile tranquillamente sulla TV di casa). La recente “uscita” di Reggie Fils-Aime, il quale si è espresso super desideroso di vedere Red Dead Redemption 2 su Switch (spiegando inoltre le motivazioni che rendono impossibile tale porting), potrebbe essere interpretabile come un vero e proprio invito da parte di Nintendo verso Rockstar, per portare i loro titoli di successo sulla console di punta di Nintendo: è lecito aspettarsi altri porting di capolavori del passato (LA Noire è stato il primo) oppure un capitolo spin-off come lo era stato Chinatown Wars anni fa?
GTA al femminile?
Ne siamo sempre più convinti: GTA ha seriamente bisogno di un personaggio femminile.
I protagonisti dei capitoli precedenti erano esattamente tagliati per quel ruolo nella storia del gioco: non riusciamo seriamente ad immaginare San Andreas senza CJ, un Vice City senza Tommy Vercetti o, specialmente, un GTA: IV senza Niko. E il fatto che fossero uomini non era un caso per le loro storie. Lo stesso Dan Houser, all’uscita di GTA V, ha spiegato che la ragione per cui nessuno dei tre personaggi principali era femminile era perché “il concetto mascolinità dei protagonisti era fondamentale per la storia”.
Ci auguriamo di vedere sullo schermo una protagonista la cui femminilità sia un tratto fondamentale della sua identità quanto la mascolinità lo è stata per i precedenti protagonisti. Un criminale femminile avrà sicuramente avuto un percorso “di crescita” diverso rispetto ad un personaggio come Michael o Niko, ed è una tematica che la serie non ha mai esplorato fino ad ora. Cosa l’ha portata nel mondo della criminalità? Come lavora? Quali sfide avrà affrontato?
La risposta ad una di queste domande sarebbe, per Rockstar, una bella storia da raccontare, sicuramente diversa da quelle che abbiamo visto finora. Quindi…perchè no?
In conclusione…
Con Red Dead Redemption 2, Rockstar Games ha ulteriormente alzato l’asticella qualitativa nel mondo dei titoli open world. Da buoni sognatori, la nostra mente è già proiettata al futuro su quello che sarà Grand Theft Auto VI.
Mentre Houser & co sono ancora impegnati sull’ottimizzazione e contenuti di GTA Online e Red Dead Online, quando arriverà il tanto atteso annuncio sul sesto capitolo di una tra le piu apprezzate serie nel mondo dei videogiochi?
Noi attendiamo con ansia!