Di nuovo nel freddo nord
Realizzato per PC, PlayStation 3 e Xbox 360 nel 2011, The Elder Scrolls V: Skyrim, è passato immediatamente alla storia come uno dei più grandi giochi di ruolo di tutti i tempi. Se non avete mai avuto il tempo (o il coraggio) di affrontare un viaggio tanto epico, Bethesda vi offre l’opportunità di rivivere tutto questo con grafica rimasterizzata su PC, PlayStation 4 e Xbox One.
Benvenuti a Skyrim (copritevi, si gela).
Skyrim, terra di Draghi
Skyrim è soltanto una parte del vastissimo mondo di gioco nel quale, nel corso degli anni, abbiamo vissuto storie fantastiche a base di draghi, elfi, nani, demoni e, più in generale, di tutto quello che il mondo del fantasy sa offrire. Il quinto capitolo di The Elder Scrolls, fortunata serie RPG firmata Bethesda, prende il nome da questa fredda regione del mondo di Tamriel, una terra impietosa e selvaggia, che vi farà sentirete terribilmente piccoli (almeno nelle prime fasi di gioco).
Non staremo qui a narrarvi delle innumerevoli gesta che il nostro alter-ego virtuale dovrà affrontare, perché tali storie sono già state narrate, studiate, vissute… giocate. Anche perché, al giorno d’oggi, scherzare con gli “spoiler” non conviene affatto (peggio che affrontare un drago in aperta campagna, ci dicono). Dunque, per chi non avesse minimamente idea del guaio in cui si sta cacciando, ci limiteremo ad accennare quello che in Skyrim sarete chiamati a fare: in quanto “Sangue di drago” (o Dovahkiin nella Lingua dei Draghi) siete nato con l’anima di un potente dragone, caratteristica che offre al vostro personaggio grandi poteri. Per questo motivo il popolo di Skyrim confida in voi affinché possiate affrontare con successo il ritorno dei draghi che, non si sa per quale motivo, solcano nuovamente i cieli del mondo. Aggiungere altro sulla trama sarebbe un delitto davvero crudele, ma possiamo assicurarvi che la storia di Skyrim saprà offrirvi dei momenti decisamente epici.
Rifarsi il trucco
The Elder Scrolls V: Skyrim – Special Edition è una versione rimasterizzata del titolo uscito nel 2011, con tutto ciò che ne consegue. Una remastered molto di rado (e non è questo il caso) modifica in modo determinante il gameplay del titolo trattato. In poche parole, su PlayStation 4 e Xbox One questa Special Edition è un vero piacere per gli occhi e per il cuore (anche se i giocatori PC, che da anni possono vantare un “parco MOD” spropositato, ne rimarranno molto meno impressionati), ma quanto a meccaniche di gioco, i cinque anni trascorsi tra il titolo originale e questa nuova versione si fanno sentire, e su questo vogliamo essere assolutamente chiari.
La rimasterizzazione delle textures ha giovato incredibilmente sull’impatto grafico che il titolo è in grado di offrire; un mondo meno vivo rispetto agli standard odierni, certo, ma con una nitidezza ed una pulizia grafica senza pari. Inoltre sono stati migliorati (o aggiunti del tutto, a seconda dei casi) suggestivi effetti di luce dinamica, nebbia volumetrica ed altre diavolerie tecniche che, in sintesi, vi faranno sentire ancora più coinvolti dal mondo di gioco che vi circonda. Hanno tratto particolare beneficio da quest’opera di rimasterizzazione l’acqua e la neve. La prima è decisamente più realistica e più “viva”, la seconda scende dal cielo leggiadra come… neve, appunto. Bethesda, infine, ha già confermato che per PlayStation 4 Pro la grafica sarà renderizzata nativamente in 4K (questa versione sarà disponibile a partire dal 10 novembre, giorno di lancio della nuova console Sony).
Ecco, dunque, il compito di una remastered: rendere le cose più belle da guardare, in estrema sintesi. Ed a questo si è limitata Bethesda; in Skyrim, infatti, non troviamo purtroppo alcun tipo di miglioramento nel gameplay. Le animazioni, osservate con gli occhi di oggi, non tengono certamente il passo se confrontate con gli attuali mostri sacri del genere. Parliamo più che altro di sbavature brutte da guardare ma che, fortunatamente, non influiscono sull’esperienza di gioco. D’altronde, come dicevamo in apertura, siamo qui a parlare di uno dei migliori giochi di ruolo di sempre. Un aspetto sicuramente positivo è quello di aver aggiunto in questa versione tutti e tre i DLC pubblicati nel corso degli anni, vale a dire: Dawnguard, Heartfire e Dragonborn, che aggiungono decine e decine di ore ad un titolo già vastissimo.
Ti moddo per le feste
Su PlayStation 4 (la versione testata) e Xbox One sarà possibile aggiungere mod, quindi, gioite pure. Se siete utenti Sony, però, gioite un po’ di meno (sigh…), perché a causa di una politica interna della “Grande S”, le mod sono sì consentite, ma soltanto se non aggiungono elementi esterni al gioco. Vale a dire: dimenticate di poter usare la Keyblade di Sora (sicuri sia un male?).
Le mod non riguardano soltanto il lato estetico, ma possono modificare (e di molto, anche) ogni regola del gioco, alterando alla radice tutti i meccanismi che mettono in movimento trama e mondo di Skyrim. Un esempio banale: siete stufi del limite di peso, che non vi consente di raccogliere tutti gli oggetti trovati durante le vostre avventure? Entrate nello Store delle mod e scaricate un oggetto speciale creato per l’occasione, con il quale la capacità di carico trasportabile sarà infinitamente maggiore.
A prescindere dall’impatto che le mod avranno sul sistema di gioco, utilizzarne anche una soltanto disattiverà in maniera istantanea i Trofei. Quindi, se siete tra quelli che vivono per riempire la propria bacheca di coppe virtuali, vi consigliamo caldamente di utilizzare un salvataggio apposito per le mod.
Concludendo…
Sia chiaro, sulla qualità del gioco in sé non vi è alcuna discussione: Skyrim era allora, ed è ancora oggi, uno tra i massimi esponenti della categoria Giochi di Ruolo. Un mondo gigantesco, una storia magnifica, scritta splendidamente, un numero infinito di personaggi caratterizzati alla perfezione e una quantità di quest da far impallidire qualsiasi concorrente. A questo aggiungete un ottimo gusto di Bethesda in quanto a realizzazione grafica di armi ed armature. Se non avete mai giocato Skyrim, avrete ormai compreso da soli che questa Special Edition è il modo migliore per rivere le avventure del Sangue di Drago (con tutti i DLC inclusi nel prezzo). Se sarete disposti a chiudere un occhio in merito ad un gameplay che mostra i suoi anni, avrete tra le mani un biglietto per un viaggio indimenticabile: Draghi, storia epica, colonna sonora eccezionale, grafica rimasterizzata, longevità praticamente infinita.
Serve altro? Sul serio?
[…] darti qualche termine di paragone, per le meccaniche è abbastanza vicino ai titoli della serie The Elder Scrolls, mentre lo stealth e l’albero delle abilità è facilmente paragonabile al recente reboot […]