Il finale che The Walking Dead merita
Dopo un esordio sottotono ed un secondo episodio – fortunatamente – più avvincente, The Walking Dead: Michonne è ora arrivato alla sua conclusione con What We Deserve, finale di stagione della miniserie targata Telltale. I primi due episodi avevano creato tutte le condizioni per un finale degno di nota, e siamo felici di annunciarvi che Telltale non ha mancato l’obbiettivo: The Walking Dead: Michonne si conclude in maniera eccellente, come nella migliore tradizione dello studio di sviluppo. Il misterioso e tormentato passato di Michonne viene finalmente svelato, ma riuscirà la nostra eroina armata di machete e liberarsene?
La parola d’ordine è “imprevedibilità”
Al termine dell’ultimo episodio, avevamo lasciato Michonne in una situazione tutt’altro che tranquilla, una tensione che conserveremo per tutta la prima parte di questo nuovo episodio, e che renderà quasi impossibile immaginare una conclusione “pacifica” per le vicende della nostra spadaccina. Indipendentemente dalla vostra scelta finale del secondo episodio, Michonne si troverà a dover fronteggiare la terribile Norma, “sindaco” della comunità di Monroe, arrivata alla casa di Samantha per salvare il fratello Randall tenuto in ostaggio (in un modo o nell’altro…) da Michonne. Il momento centrale della storia è segnato dalla tipica “chiamata alle armi”, che anticiperà la “tempesta” finale e permetterà di approfondire la psicologia di ciascun personaggio, evidenziando i diversi punti di vista sulla situazione nella quale si trova il gruppo. A guarnire il tutto, avremo i continui e terribili flashback di Michonne e una serie di (maledetti) scarejump inaspettati.
Ed eccoci infine allo scontro tra Michonne, Norma e TUTTI gli abitanti di Monroe che, particolarmente indispettiti, faranno ben presto degenerare uno stallo inizialmente “pacifico”. Da qui in poi, subiremo un tortuoso susseguirsi di scelte difficili e situazioni imprevedibili, che porteranno Michonne ad affrontare il suo passato e i fantasmi che la perseguitano dall’inizio del gioco. Vi possiamo tranquillamente assicurare che, quali che siano le vostre aspettative, il finale vi colpirà come un pugno in piena faccia, di quelli che proprio non ti aspetti… e vi piacerà da matti.
L’imbarazzo della scelta
Ormai abbiamo imparato a conoscere le colonne portanti della produzione Telltale, e sappiamo quindi che il team ama far vacillare le sicurezze del giocatore ponendolo di fronte a scelte tanto complicate quanto inaspettate (vogliamo ribadirlo!). E sono proprio queste scelte difficili a farla da padrona in “What We Deserve”. Rispetto agli episodi precedenti, nel finale di stagione i quick time event sono stati ridotti (in numero e durata) in favore di un maggiore accento sui dialoghi, una scelta che offre maggior vigore all’impianto narrativo di una trama sempre più coinvolgente. I tanti (forse troppi) flashback della vita di Michonne precedente l’arrivo dei non morti rendono l’episodio emotivamente carico e, a volte, straniante. Peccato che, proprio come i precedenti, anche questo episodio abbia una durata di circa un ora, per una longevità complessiva che si attesta sulle 3 ore, decisamente poche per giustificare il prezzo del season pass.
Concludendo…
The Walking Dead: Michonne si conclude con un episodio più convincente rispetto ai precedenti, che regala attimi ricchi di tensione narrativa. Nell’attesa della terza stagione della serie principale, questo spin-off si è rivelato un piacevole intramezzo carico di azione ed emozioni. Una volta terminato What We Deserve, siamo certi che l’affascinante personaggio di Michonne, amatissimo sia dai fan della serie TV che del fumetto, avrà lasciato un segno indelebile anche nei vostri cuori di videogiocatori.
Dal canto nostro, saremmo davvero felici di ritrovare la spadaccina anche nella prossima stagione di “The Walking Dead”.