Il “breve” ritorno dei non morti di casa Telltale
Telltale games non rinuncia a cavalcare l’onda di successo che ha contraddistinto la serie videoludica di “The Walking Dead”. Dalla prima stagione, uscita nell’ormai lontano 2013, la serie ha venduto oltre 30 milioni di copie entrando persino nel Guinnes World Record come videogioco a episodi più venduto nella storia. In attesa della terza stagione, prevista per il 2016, Telltale ha pubblicato una miniserie composta da tre episodi interamente dedicati a Michonne, uno dei personaggi più famosi ed apprezzati della saga di Robert Kirkman. In The Walking Dead: Michonne, per la prima volta ci troveremo infatti a vestire i panni di un personaggio appartenente al fumetto e non creato appositamente per la serie videoludica.
Fenomenale trama…in un minuscolo spazio vitale.
Il primo episodio di The Walking Dead: Michonne, intitolato “In Too Deep”, ci racconta la storia, ancora avvolta nel mistero, della spadaccina Michonne. La donna, perseguitata dal senso di colpa per aver lasciato morire le sue due figlie, si ritrova quotidianamente a lottare, oltre che per la sopravvivenza, contro i fantasmi del suo passato. Nel corso di una sequenza iniziale dal forte impatto emotivo, ci rendiamo subito conto della psicologia tormentata della protagonista, la quale, non potendo più restare sola con se stessa, decide di unirsi ad un gruppo di sopravvissuti. Tre settimane dopo Michonne fa parte dell’equipaggio di una barca che viaggia alla ricerca di provviste e altri superstiti. Una chiamata di aiuto via radio costringe il gruppo a cambiare improvvisamente rotta. Visto che le legge di Murphy è un’oscura tiranna, i sopravvissuti finiscono con l’arenarsi causando danni consistenti alla barca. Michonne e Pete, un altro membro dell’equipaggio, sono costretti a separarsi dal resto del gruppo per cercare provviste e materiali di riparazione. Dopo una lotta contro un gruppo di non morti, i due protagonisti raggiungono un traghetto abbandonato. All’interno i due scoprono quello che sembra il luogo di un terribile massacro, colmo di corpi senza vita e inondato di sangue. Dopo un inizio lento e distaccato, la seconda fase del gioco si presenta più interessante ed emotivamente coinvolgente. Assieme alle provviste, Michonne e Pete trovano altri due sopravvissuti dalle intenzioni non chiare. I momenti di tensione sono spezzati dall’entrata in scena di altri uomini pesantemente armati che accusano i 4 di furto alla loro comunità. La trama giunge presto all’apice con una scena di interrogatorio da parte del “sindaco” della comunità, nella quale si dovrà scegliere se dire o meno la verità. Purtroppo il massimo momento di tensione segna anche il termine dell’episodio che, dopo circa un’ora di gioco, ci lascia a dir poco disorientati con in mano un insoddisfacente “Episode 2 – Coming Soon”.
The Walking Dead: Michonne, ovvero cavallo vincente non si cambia
Il gameplay di questo The Walking Dead: Michonne ricalca fedelmente le due stagioni della serie principale.
Anche la storia di Michonne si presenta come una classica avventura grafica dove puntare e cliccare oggetti, personaggi ed elementi dello scenario sono gli elementi chiave del gameplay. Quello che non ci è piaciuto in questo episodio è lo scarso raggio di azione del giocatore. La protagonista sembra infatti muoversi lungo uno strettissimo corridoio, all’interno del quale è possibile interagire con un numero estremamente ridotto di oggetti, e che funge quasi esclusivamente da area di passaggio tra una cutscene e l’altra. Di conseguenza l’immedesimazione del giocatore nelle vicende narrate risulta considerevolmente ridotta, e ulteriormente peggiorata dall’esiguo numero di volte in cui è possibile muovere direttamente il personaggio con la tastiera. Fortunatamente ogni scena della breve (non smetteremo mai di ripeterlo…) storia di questo primo episodio di The Walking Dead: Michonne è intervallata da dialoghi tra i personaggi ben scritti e sempre coerenti con il “mood” del momento, costellati dalle tipiche, e generalmente faticose, scelte che – almeno in teoria – dovrebbero influenzare il corso degli episodi futuri.
Anche questa volta gli onnipresenti Quick Time Event ci offriranno scene di azione avvincenti e teste mozzate, che fanno sempre piacere. Meno piacere ci ha procurato il forte abuso dei QTE, specialmente nella prima fase del gioco, e la scoperta che queste sezioni possono essere tranquillamente messe in pausa, dandoci tutto il tempo per premere il pulsante giusto o, alternativamente, per prenderci un buon caffè, spezzando ancora una volta la tensione venutasi a creare.
Tutta questione di tecnica
Anche dal punto di vista tecnico la situazione, per fortuna, rimane invariata dalla saga principale. La particolare tecnica di resa grafica, che da anni caratterizza del avventure targate Telltale. offre ad ambientazioni e personaggi un look da fumetto che si adatta perfettamente anche a questo spin-off. La personalità cupa e misteriosa di Michonne, in questo caso, si riflette in un differente utilizzo della luce, che rende le atmosfere ancora più tetre e piacevolmente coinvolgenti. Di contro, il comparto audio fatica ad adattarsi al clima di questo gioco. Tolta la soundtrack dell’introduzione, nessuna melodia è infatti veramente degna di nota. Notevole è invece il doppiaggio dei personaggi, che in pochissimo tempo riescono a comunicare al giocatore la propria personalità (testi e audio sono, come di consueto, interamente in lingua inglese). La longevità del gioco è la cosa che ci ha lasciato più perplessi. Sebbene il prezzo faccia riferimento all’intera stagione, l’esborso di 14,99€ offre al momento un’ora di gioco circa (meno senza pause pipì), uno scambio che ci pare tutt’altro che equo. La durata del primo episodio, inutile nasconderlo, ci ha lasciato alquanto amareggiati, nonostante fossimo già preparati psicologicamente ad affrontare le implicazioni della dicitura “miniserie”. Speriamo vivamente che gli altri due episodi compresi nel season pass del gioco, previsti per marzo e aprile, rimpolpino l’offerta ludica della serie, al momento piuttosto misera.
Conludendo…
Se vi aspettate una storia avvincente ed emozionate come quella delle due stagione di The Walking Dead, questo primo episodio di The Walking Dead: Michonne non potrà fare a meno di deludervi. Lo spin-off, allo stato attuale, non merita particolare attenzione, pertanto il nostro consiglio è quello di attendere l’uscita di almeno un altro episodio per poi tornare a riflettere sull’acquisto. Ovviamente, nel caso siate fan sfegatati della saga di The Walking Dead, riuscirete comunque a passare sopra alle evidenti mancanze di questo primo episodio, anche solo per l’indiscutibile carisma del personaggio di Michonne, perfettamente conservato nell’incarnazione videoludica targata Telltale.
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