La storia infinita

A cinque anni dalla versione alpha e a tre anni dal rilascio di Minecraft su PC siamo qui ad analizzare la versione next-gen del sandbox di Markus Persson. Se in questo lasso di tempo siete rimasti in una caverna senza nessun contatto con il mondo esterno, probabilmente non avete mai sentito parlare di questo titolo. Se non fate parte della suddetta categoria sapete già che recensirlo o quantomeno darne un giudizio è un impresa ardua. La sua presenza sulle console Sony e Microsoft della scorsa e dell’attuale generazione, nonché sui dispositivi Android e iOS ci fa capire quanto grande e quanto inarrestabile sia stato il suo successo. Per tutti quei giocatori che hanno speso intere giornate a creare più o meno discutibili progetti con Rpg Maker, editare mappe nella forgia di Halo 3 e modificare a proprio piacimento mappe di Age of empire, Minecraft è un sogno che si avvera. L’unica cosa che può limitarne le possibilità è la voglia e la fantasia di chi si trova di fronte allo schermo. Migliaia di video popolano la rete, migliaia di utenti hanno creato i propri mondi e li hanno condivisi mettendo in evidenza la propria creatività. La grandiosità di questo titolo è tutta nella grande spinta che ha avuto dalla community che ha da subito amato questo indie game, che è a tutti gli effetti un editor interattivo a cielo aperto. La grande possibilità che oggi Xbox One offre, tramite la registrazione e la condivisione immediata di screen e video, può essere un incentivo a tutti quelli che hanno fatto di Minecraft una ragione di vita videoludica, sia essa votata alla pura arte visiva o alla competizione.

Conditio sine qua non

La caratteristica principale è l’immediatezza. La distinzione da tutto il panorama ludico “normale” è la velocità con cui il giocatore decide se amare o odiare il mondo pixelloso che gli viene consegnato. Se nei primi trenta minuti di gioco non riuscite a trovare un senso a quello che state facendo spegnete tutto e non perdete altro tempo. Chi di noi non si è mai trascinato per settimane con un titolo che non apprezzava completamente solo per arrivare alla fine dello stesso. Con Minecraft non potrete farlo perché, anche se il gioco ha un suo scopo finale, le possibilità sono talmente tante che non vorrete mai raggiungerlo oppure vi sembrerà talmente dispersivo che lo sconforto si impossesserà di voi. Provarlo da un amico o scaricarne la demo è il modo migliore per capire se avete la predisposizione per tuffarvi in questa avventura. Le due modalità disponibili sembrano scontate, ma è proprio qui che Minecraft diventa una droga. La modalità creativa, partendo in un punto casuale del mondo con tutti gli elementi craftabili disponibili in quantita infinita, mette alla prova la nostra fantasia. La modalità sopravvivenza invece, selezionando diverse difficoltà, ci permette di apprezzare Minecraft come una sfida che ci porterà ad affrontare l’Ender Dragon dopo diverse centinaia di ore.

Next gen o no?

Le battute si possono sprecare. Minecraft su xbox one ha una risoluzione a 1080p e 60fps, ci mancherebbe altro. Sono presenti un discreto numero di skin, ovviamente a pagamento (siamo intorno ai 3euro per pack) che ci permettono di creare mondi a tema, in perfetto stile esclusive Microsoft e non, ovviamente molto meno di quello che è disponibile per gli utenti pc, ma sicuramente con il tempo il numero delle skin aumenterà e magari ci sarà anche qualcosa gratis. La potenza della next gen porta una distanza di render maggiore una quantità di elementi mobili superiore e una dimensione della mappa esageratamente più grande. Tutto questo aumenta a dismisura le possibilità di crafting e di libertà di movimento. Delle modalità di gioco, la creativa è quella che ne trae logicamente maggiori benefici. Il punto dolente arriva purtroppo nell’unico momento in cui si capisce che Minecraft è un gioco per pc, i controlli. L’ottimo controller Microsoft non riesce a dare lo stesso feeling che si ottiene con un mouse, posizionare i nostri amati cubi non è semplicissimo e spesso ci troveremo a dover smontare e rimontare qualcosa per trovare la posizione giusta. La personalizzazione stessa del layout comandi non esiste, e possiamo solo switchare tra tre configurazioni predefinite che non soddisfano appieno tutte le esigenze. La possibilità di giocare in 4 in split-screen, o addirittura in 8 su xbox-live, aumenta a dismisura le possibilità di divertirsi con la community, ricca e collaborativa. Poco più di 550 MB a 18,99 euro, sono un prezzo più che accettabile per iniziare a lavorare con la fantasia. Maggiore incentivo viene dato ai possessori della versione per Xbox360 che, al prezzo di 4,99, potranno anche trasferire i propri mondi salvati.

Conclusioni

Minecraft non è un capolavoro assoluto. Potrebbe essere il gioco migliore a cui abbiate mai giocato o non valere nemmeno il tempo del download (figuriamoci i soldi). Tutto dipende da voi, un po’ come i librogame degli anni ’80. Se la vostra fantasia vi asseconda e avete molto tempo a disposizione, considerate seriamente l’acquisto. Se preferite qualcosa di immediato e frenetico statene decisamente alla larga. Se avete la versione Xbox360 valutate seriamente l’acquisto, ma ricordatevi che può causare dipendenza.

CI PIACE
  • Se lo avete apprezzato su xbox360 o volete giocarci comodamente seduti sul divano.
NON CI PIACE
  • Se non vi ha mai attirato non sarà questa versione a farvelo piacere.
Conclusioni
Nonostante gli anni, i porting e la mancanza della libertà che si ha su PC, la versione console next gen si presenta perfettamente sia ai giocatori di vecchia data, sia chi si catapulta per la prima volta nel mondo di Minecraft.
8.5Cyberludus.com

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