Evolve è stato senza ombra di dubbio il vincitore di questa Gamescom 2014. Il successo della nuova IP targata 2K Games è stato preannunciato già dall’applauso naturale di tutti i giornalisti alla presentazione a porte chiuse delle modalità multiplayer, che ci ha lasciato di stucco per tutto: level design, atmosfera, caratterizzazione dei trailer, livello di dettagli nel fornire informazioni e, ovviamente, potenzialità del gioco. Dopo la presentazione abbiamo cambiato sala verso le postazioni di gioco, dove ci attendevano l’accoppiata mouse e tastiera e il pad, a seconda delle preferenze. Da qui, è cominciato il divertimento.

4 contro 1

Pur possedendo una campagna single player, Evolve fonda il suo gameplay sul multiplayer cooperativo 4 vs 1, formato da un team di 4 cacciatori e un mostro che si aggira nella mappa, ovviamente da sconfiggere attraverso strategie di squadra. Il team di cacciatori è composto dalla figure classiche del genere, infatti troviamo l’Assault, armato di tutto punto; il Trapper, esperto di trappole; il Medic e Support, una figura a metà tra il Medico e il Cacciatore. La diversità tra le classi del team è molto importante all’atto pratico, in quanto il mostro da sconfiggere è un bestione con tanta vita che finisce k.o. solo attraverso strategie di squadra e cooperazione ai massimi di livelli. Il membro di supporto deve essere in grado di proteggere i compagni in difficoltà creando uno scudo elettrico al momento giusto – esponendosi a sua volta agli attacchi della bestia – ed è altrettanto importante che il medico sopravviva fino alla fine per mantenere in salute l’intero gruppo.

Da Left 4 Dead, Turtle Rock Studios ha preso soprattutto la struttura del gameplay, ma Evolve ha un setting completamente diverso e lo si vede da subito, a cominciare dalle bestie che minacciano i cacciatori. Nella versione finale del gioco troveremo 3 mostri differenti: Golia, Kraken e Scorpox, anche se quest’ultimo non ci è stato mostrato all’hands on in quel di Colonia – come la nuova mappa, Distillery, vista solo alla presentazione. Al di là dei pattern d’attacco differenti, la differenza tra Golia e Kraken non è evidentissima all’atto pratico, in quanto entrambe le creature sono dotate di grande salute, corazza resistente e potenti attacchi.

Hands on – Impressioni (Parte 1)

L’hands on con Evolve è durato circa 30 minuti, in cui abbiamo potuto controllare 2 personaggi differenti e scontrarci contro entrambe le creature disponibili. Il concept della missione è molto semplice: il gruppo deve seguire Daisy, uno strano mostriciattolo a quattro zampe che guida i cacciatori verso il mostro, per poi cominciare a far piovere piombo sulla creatura come se non ci fosse un domani. Raggiungere la bestia è piuttosto semplice, anche se richiede qualche minuto di esplorazione della mappa e un po’ di attenzione nello sconfiggere gli animali della foresta. Una volta scovato il mostro, il Cacciatore può creare una bolla elettrica che intrappola tutti all’interno di un pezzo di mappa, utile per non farsi scappare la creatura, ma rischioso per l’intero gruppo in quanto mette a dura prova tempismo e schivate di ciascun giocatore. Nonostante i due tentativi, purtroppo non siamo riusciti a sconfiggere né Kraken né Golia, anche se ci è mancato davvero un soffio.

Hands on – Impressioni (Parte 2, Eugenio Liso)

Per quanto mi riguarda, ho giocato due personaggi appartenenti a due differenti classi: Cacciatore e Medico. Oltre ad intrappolare il temibile nemico all’interno di un pezzo di mappa, così da essere preda dei propri teammates, il trapper può piazzare alcune trappole per rallentare il mostro ed “incatenarlo” per un breve periodo di tempo. Successivamente ho giocato due volte il medico. A differenza di giochi come Team Fortress 2 in cui il medico può curare un suo alleato solo da distanza ravvicinata, in questo caso la medigun può essere utilizzata per curare un compagno anche da long range. Il medico è la classe più importante all’interno della squadra: se muore, la partita è quasi persa. Il personaggio che ho giocato, appartenente a questa classe, aveva come arma primaria un fucile da cecchino capace di indebolire una parte del corpo del nemico. Inoltre, egli era dotato di una pistola “tranquillante” in grado di rallentare il movimento della bestia. In generale, il gioco mi è sembrato piuttosto entusiasmante: il comparto audio e grafico sono ben sopra la media, e la grande mappa lascia spazio a numerose possibilità strategiche da parte di entrambe le fazioni – ricordiamo che il mostro è impersonato da un utente. Nella mappa, inoltre, sono presenti alcuni nemici che possono fornire dei perks: essi sono utili per facilitare il compito della fazione umana nella lotta alla bestia. Ovviamente, durante l’hands-on, per quanto ci sia stato un ottimo lavoro di squadra, il mostro ha preso il sopravvento in entrambe le battaglie. La difficoltà nel riuscire a vincere, almeno per me, ha rappresentato un punto a favore: oramai siamo abituati a giocare produzioni troppo semplici e che non richiedono grandi abilità. Evolve, invece, ha scelto un’altra strada.

Commento finale

Da quello che abbiamo visto e giocato, Evolve merita tutti i premi vinti in questa Gamescom 2014. Nonostante la delusione per il rinvio dell’uscita del gioco a febbraio 2015, il multiplayer 2K Games sembra solido e ricco di contenuti, pertanto possiamo immaginare che gli sviluppatori abbiano chiesto qualche mese in più per mettere a posto ogni minimo particolare del gioco e fornire agli utenti un prodotto di sicuro impatto e divertimento fin dal day one, quando, immaginiamo, i server traboccheranno di cacciatori e mostri.