Tra gli hands on che ci hanno piacevolmente colpito in quel di Colonia, citiamo senza dubbio i due titoli dedicati all’universo Dead Island, ovvero Escape Dead Island – uno spin-off stile cartoon molto accattivante, di cui vi parliamo nell’articolo apposito – e Dead Island 2, vero successore del primo capitolo. Scopriamo insieme cosa ha in serbo Deep Silver, stavolta.
Ondata di zombie 2.0
L’hands on è stato preceduto da una breve presentazione del gioco, in cui gli sviluppatori ci hanno mostrato brevemente le caratteristiche del titolo. Per chi non lo conoscesse, Dead Island è un hack’n’slash in prima persona che ci catapulta in un universo popolato da zombie, in cui l’epidemia continua a diffondersi a macchia d’olio. Dopo l’esilarante trailer di qualche tempo fa, scopriamo finalmente che il secondo capitolo è ambientato in California, precisamente nei sobborghi di Los Angeles. Gli sviluppatori promettono un titolo molto violento, in cui il videogiocatore sarà capace di tagliare in due i nemici, far volare arti, spaccare crani ed usare le armi corpo a corpo più violente che abbia mai partorito la mente umana. Uccidere zombie non dovrà mai essere un peso, secondo il team, ma solo tanto divertimento provando combo ed esilaranti strumenti di morte.
I personaggi a disposizione sono divisi in quattro classi differenti, decisamente classiche: l’Hunter è un abile arciere; il Berseker colpisce con forza e armi pesanti; lo Speeder è un agile combattente con armi leggere; Bigshop è l’ingegnere che maneggia esplosivi. Anche i non morti sono differenti, seppur per gran parte ripresi dal prima capitolo. Il combattimento corpo a corpo è stato leggermente rivisto, ed ora è possibile schivare i corpi con un piccolo saltello indietro o di lato, piuttosto che aggirare il nemico premendo il dorsale destro ed eseguendo una quick kill che costa qualche punto energia della barra corrispondente. Immaginiamo che nel caos totale di zombie e non morti, difficilmente si avrà il tempo di contrattaccare ed eseguire esecuzioni, ma queste mosse speciali si rivelano fondamentali quando si incontra un Thug o un Suicider, zombie più grossi e difficili da fronteggiare con i colpi di base.
Hands on
Terminata la panoramica del gioco, è giunto finalmente il momento di impugnare i pad e far saltare le cervella a qualche non morto. L’obiettivo della missione è difendere l’entrata di un museo dopo aver fatto rifornimento di benzina e componenti elettronici, materiale utile per costruire una potente arma secondaria – che varia di classe in classe. L’hands on diviso in due sessioni ci ha permesso di utilizzare prima un potente lanciafiamme e poi una balestra con dardi elettrici. Per raccogliere il materiale utile per il crafting ci siamo mossi verso varie stazioni di rifornimento, dove ad attenderci c’era quasi sempre un Thug o un Suicider e, una volta pronti, il diario della missione si è aggiornato indicando a tutti i giocatori il luogo da difendere. Lungo il percorso abbiamo lanciato esplosivi per uccisioni di gruppo, mentre il sangue ha cominciato a scorrere a fiumi e arti mozzati hanno sporcato strade e case. E’ stata l’occasione per conoscere più da vicino l’Unreal 4 utilizzato da YAGER per questo nuovo capitolo della serie, che non ha mostrato mai segni di cedimento nonostante il grande numero di zombie ed effetti particellari su schermo. Nelle due sessioni di gioco siamo riusciti molto facilmente a difendere l’avamposto, anche se la demo è stata costruita ad arte per permetterci di giocare con personaggi già in stadio avanzato.
Commento finale
Dead Island 2 è molto divertente, c’è poco da aggiungere. Anche se le novità rispetto al primo capitolo si contano sulle dita di una mano, in quanto il team ha dovuto giusto sistemare qualche meccanica di gioco ed aggiornare l’engine, se siete amanti del genere siamo sicuri che il nuovo titolo Deep Silver non vi deluderà. Peccato non vederlo su console nextgen – è atteso per PC, Xbox One e PS4 con release date ancora da svelare.