A cinque mesi di distanza dall’uscita di ”Lampo folgorante!” e ”Fuoco esplosivo!”, Level-5 sforna la terza e ultima variante del suo Inazuma Eleven 3, intitolata ”Ogre all’attacco!”: siamo dunque pronti a riallacciare le scarpette da calcio e scendere in campo insieme a Mark Evans e compagnia? La modalità sono molto simili (e in tante circostanze identiche) alle precedenti controparti del gioco, quindi cosa dovrebbe spingere il giocatore (che magari ha appena finito Fuoco esplosivo o Lampo folgorante) a cimentarsi ancora in un’avventura dello stesso stampo? Scopriamolo insieme e traiamo le nostre opinioni e conclusioni!
Un salto nel futuro!
La vicenda si apre esattamente ottant’anni avanti nel futuro con il pronipote di Mark Evans, ovvero Canon Evans, che scorge un gruppo di unità speciali che marciano lungo la strada. Indagando, Canon scopra che queste truppe altro non sono che la squadra Ogre che ha come obiettivo il diabolico piano di tornare indietro nel tempo per sconfiggere la fortissima nazionale Inazuma (per sconfiggerla in una partita, non per ucciderla fisicamente!), cambiando in questo modo il corso della storia, e minacciando seriamente l’esistenza stessa del calcio. A Canon, quindi, spetterà il compito di riuscire ad incontrare il suo lontanissimo parente e collaborare con lui per sventare il pericoloso piano del team Ogre. Questa è la parte in più presente nella campagna principale, che fa capolino nelle parti iniziali e finali del gioco, mentre tutti i capitoli rimanenti sono uguali ai ”vecchi ma nuovi” giochi. Per quanto riguarda la personalizzazione, siamo davanti al vero punto di forza del gioco con 2000 giocatori ingaggiabili, modificabili e potenziabili durante la storia, 350 mosse speciali sbloccabili accumulando esperienza durante le varie partite e livelli di customizzazione della propria rosa davvero alti, con combinazioni quasi illimitate, da buon RPG che si rispetti. Chi ama la saga si divertirà a cercare il feeling con il proprio team, massimizzando e ottimizzando i livelli di abilità di ciascun giocatore, cercando di creare la formazione migliore possibile da mettere in campo e trovando i giocatori adatti al suo stile di gioco, che siano per mosse speciali di contrasto o di tiro. Per quanto riguarda le altre funzioni del gioco, possiamo trovare una modalità definita ”Connessione”, già vista in Fuoco Esplosivo e Lampo Folgorante, che permette di scambiare i giocatori della propria squadra con le altre versioni del gioco, per costruire il team più forte possibile, e la modalità ”Ogre Premium Link”, che dà la possibilità di sbloccare personaggi e oggetti esclusivi, non presenti nelle versioni normali.
Similitudini di gameplay
Passando invece a parlare del gameplay non si evince praticamente nessuna differenza rispetto a LF e FE, con fasi di esplorazione della città per continuare lo svolgimento della storia o per cercare sfide casuali con le quali aumentare le nostre statistiche, e le fasi delle partite vere e proprie in stile strategico in tempo reale. I match si svolgono sullo schermo inferiore della console, e lo schema di comandi è ovviamente preso a piene mani dai titoli gemelli. Il gameplay è quindi buono e solido ed una volta trovati i propri predestinati calciatori, si gioca e si combatte con una certa soddisfazione, sopratutto nei concitati momenti di tiri concatenati e strenue difese, ma solo nei match più difficili, poiché la difficoltà della campagna non si attesta su livelli improponibili, anzi. Infatti il livello di sfida non è dei più ardui, ancor di meno nelle sfide occasionali (una volta presaci la mano sono quasi imbarazzanti, e quindi diventano stressanti e noiose), e i punti più alti di difficoltà vengono toccati solo nei capitoli finali dell’avventura. Graficamente ci troviamo esattamente ai livelli a cui ci eravamo lasciati a settembre: solita insalata dimensionale (cit. me stesso). Infatti abbiamo la classica visuale in 2D dall’alto della serie Inazuma Eleven 3 durante le fasi di viaggio e durante le partite sempre la solita telecamera lontana in due dimensioni con spettacolarizzazioni in 3D durante i contrasti e le mosse speciali, mentre le cut scene (veramente ben fatte) sono dei veri e propri spezzoni anime, alcuni creati appositamente per l’occasione e altri ripresi dal film ‘The Ogre’, a cui si rifà. L’audio è buono, sopratutto per quanto riguarda la localizzazione completamente in italiano del titolo, ma complessivamente non basta. Abbiamo davanti ai nostri occhi un videogioco uscito nell’ormai lontano 2010 in Giappone, per Nintendo DS. E’ comprensibile che il gioco possa uscire precedentemente in Sol levante, ma quattro anni di attesa sembrano decisamente troppi. Inoltre Inazuma Eleven 3: Ogre all’attacco! uscì ai tempi in contemporanea con le altre due versioni e noi abbiamo avuto, così, sul mercato tre titoli separati davvero datati dal punto di vista tecnico già dalla loro nascita europea.
Conclusione
In conclusione possiamo dire che questo Inazuma Eleven 3: Ogre all’attacco! sia un piccolo plus rispetto a FE e LF, ma probabilmente anche i fan più accaniti del brand potrebbero lasciar perdere. Chi invece non ha giocato i precedenti o non ha mai giocato a nessun Inazuma potrebbe dargli una possibilità, poiché, in fondo, con le sue piccole migliorie, è il miglior capitolo della trilogia.