Previsto il 20 Novembre 2012 per PC , Xbox 360 e Playstation 3 , Hitman: Absolution è il quinto capitolo della saga dedicata al killer silenzioso più elegante che il mondo dei videogame abbia mai ospitato. Il titolo, sviluppato da IO Interactive e pubblicato da Square-Enix , che ne ha preso i diritti con l’acquisizione di Eidos, promette nuove importanti caratteristiche di gioco, aumentando la componente stealth ma offrendo allo stesso tempo diverse caotiche strade per eliminare gli obiettivi.

In seguito ad un playthrough mostrato pubblicamente, vi proponiamo un sommario di tutte le potenzialità di questa nuova storia del killer pelato.

Ogni angolo è buono per ucciderti

Il playthrough presentato dai ragazzi di IO Interactive è piuttosto esauriente, basato su un video di oltre 17 minuti del Capitolo 9: Streets of Hope , in cui l’ Agente 47 è alle prese con ben 6 omicidi di “poveri malcapitati”, divisi in due distinte sezioni del capitolo. L’assassino silenzioso si getta subito nella mischia: i tre obiettivi non condividono la stessa area ma stazionano in posti diversi, occupandosi delle rispettive mansioni, introducendo, dunque, il bisogno del dover infiltrarsi all’interno di ciascuna locazione.

Per presentare al meglio questo quinto capitolo della serie, il ragazzo al comando del pad decide di occuparsi degli obiettivi in modi differenti, alternando azioni stealth corpo a corpo nel più classico stile Hitman, a qualcosa di più complesso e, talvolta, spettacolare.

Per tutta la missione, è possibile constatare che l’assassino silenzioso avrà un’arma in più per i suoi omicidi, una sorta di radar che gli permette non solo di vedere persone ed animali attraverso i muri, ma anche indizi sugli oggetti da poter utilizzare per compiere il disonorevole atto. Passando da una pompa di benzina, un hint stuzzica la mente del videogiocatore, informandolo che..bè sì…è infiammabile, sai? Dall’ovvietà si passa a qualcosa di più diabolico: i supporti delle auto in carrozzeria possono cedere, e se una persona ci si trova sotto sembrerà un tragico incidente, giusto? Oppure chi non sa che una recinzione può scaricare elettricità con la giusta alimentazione? Potrebbe caderci un cavo scoperto magari.

Tutti questi scenari sono a portata di mano per l’intera demo, e ce ne sono tantissimi altri, ma il ragazzo che presenta il playthrough si contiene al limite del possibile, facendo il bravo ragazzo.

Il primo obiettivo rinuncia alla vita piuttosto facilmente: siamo in un negozietto, l’Agente 47 accende la radio e distrae una donna che, ferma davanti al bancone, non gli permetteva di accedere al retro-bottega. Con la strada libera e l’obiettivo impegnato in una telefonata, è un gioco da ragazzi strozzarlo e nasconderlo nell’armadio. Come premio, recupera una bomba telecomandata a distanza e se la intasca.

Fin troppo semplice, allora via con il malefico piano per il secondo obiettivo: si tratta di un’officina e il ragazzo da eliminare è fuori, al primo piano, sul balcone. L’Agente 47 si intrufola da un’entrata secondaria, sale agevolmente raggiugendo il balcone e addormenta il target attuale. Perché soffocarlo quando puoi fare di meglio? L’assassino silenzioso prende in braccio il malcapitato svenuto e lo butta giù dal balcone: mentre cerca di uscire, un poliziotto lo sorprende, ma lui lo colpisce prima che venga lanciato un allarme. L’assassino esce dall’officina tramite una finestra dall’altro lato per poi lanciare la bomba direttamente nella zona dell’obiettivo privo di sensi, tra l’altro vicino ad una pompa di benzina, e mentre si allontana con aria tranquilla e distaccata coperto da una fila di macchine, fa detonare l’ordigno causando un’esplosione a catena e una colonna di fumo altissima, inclusi i rallenty degli scoppi più imponenti.

L’ultima uccisione è proprio il finto omicidio spiegato all’inizio: l’Agente 47 attira l’obiettivo sotto i supporti che mantengono un’auto in posizione sopraelevata lanciandoci sotto una chiave inglese. Tempo due secondi e la macchina cade giù dopo aver abbassato la leva che regola il meccanismo.

Con i primi tre omicidi, si rende subito spontanea una considerazione: gli approcci strategici presenti in Hitman: Absolution sono molteplici e tutti percorribili grazie al proprio ingegno. Ogni strada ha i suoi pregi e difetti, ma è assolutamente garantito che ciascuna di esse permette di uscirne senza allarmi, cosa che nei precedenti capitoli della serie non sempre era possibile, se non dopo svariati tentativi.

L’ultima feature interessante riguarda la seconda parte del playthrough, ovvero l’assassino con la pelata alle prese con altri tre obiettivi. La caratteristica, assolutamente inedita per la serie, è quella di poter sfruttare una barra per marchiare dei personaggi ed ucciderli in rapida sequenza con una pistola, un po’ come visto in Splinter Cell: Conviction. Questa feature è resa disponibile grazie ad una barra che si riempie compiendo azioni da vero killer silenzioso, come nascondere i corpi, o semplicemente eliminando i target della missione. Tuttavia, la barra è soggetta a malus in relazione ad azioni non propriamente tipiche di un assassino professionista, come ad esempio far trovare un corpo. In base a quanto sarà la percentuale del bonus maturata fino a quel momento, l’Agente 47 potrà marchiare fino a 6 personaggi, anche se questo totale è stato estrapolato dalla demo e magari può essere aumentato ancora tramite upgrade delle caratteristiche del killer.

A tal proposito, un breve sguardo nel menù integrato della missione, ci ha dato l’opportunità di valutare altri aspetti trascurati nel playthrough, come appunto dei bonus legati ad obiettivi secondari. Vi saranno diversi extra da portare a termine, che spaziano dal collezionare determinati indumenti presenti sul posto all’eliminazione degli obiettivi tramite specifici mezzi offerti dalla location.

Interessante anche il sistema di valutazione, che si evolve durante il proseguo del capitolo: compiere azioni da killer professionista aumenta i punti valutazioni, mentre commettendo violenza gratuita si ottengono penalità che abbassano il grado di giudizio. Probabilmente, la valutazione a fine missione influirà non solo sulle statistiche ma anche su aspetti probabilmente legati all’upgrade o agli achievements.

Agente 47: ti luccica la testa

Tecnicamente la pre-beta di Hitman: Absolution mostra alti e bassi che difficilmente potranno stabilizzarsi verso una media qualitativa elevata nel breve periodo che ci separa dall’uscita del gioco. È stato completamente rivisto tutto l’HUD di gioco, molto pulito e poco invasivo, che manda messaggi all’utente quando si entra in zone protette o si libera l’area da minacce. Oltre agli indicatori relativi agli oggetti utilizzabili, come quelli per causare incidenti, elementi da raccogliere o cassonetti in cui nascondere, viene mostrata una semplice mappa nell’angolo in basso a sinistra, mentre dall’altra parte compare la barra bonus e l’arma in possesso. A tal proposito, un messaggio avviserà l’utente anche quando l’ Agente 47 impugna un qualcosa che può allarmare gli altri personaggi.

I modelli poligonali non convincono più di tanto: seppur il protagonista in giacca nera e cravatta risulti curato in ogni suo aspetto, è evidente che la stessa cura non sia stata riposta verso gli altri personaggi, che mostrano con poca fierezza volti spigolosi ed animazioni impacciate. Segnalato ciò, i pregi del comparto tecnico sono molteplici, soprattutto per via dell’illuminazione, dei riflessi e degli effetti particellari.

Il playthrough ha convinto nella fase esplosiva dell’officina, mostrando esplosioni a catena che hanno dato vita a una colonna di fumo impressionante che si alza verso le nuvole in maniera credibile, espandendosi in una gigantesca macchia cotonata fatta di carbonio. In terra, invece, detriti e ruote delle macchine volati a seguito del violento scoppio provocato dalla detonazione.

Nessun avviso circa il comparto audio, seppur abbiamo apprezzato gli effetti ambientali di corredo al gameplay.

17 minuti di ottime impressioni

*Il piccolo grande assaggio di Hitman: Absolution si rivela assolutamente convincente. I fan della serie possono dormire sogni tranquilli in attesa del 20 Novembre, giorno in cui potranno mettere le mani sul titolo, magari indossando un guanto per non lasciare segni del loro passaggio.

L’Agente 47 si mostra in gran forma, più silenzioso che mai o, al contrario, più violento e casinista di come lo ricordavamo. Un titolo, il quinto della serie, che farà certamente parlare di sé per le molteplici possibilità che offre il gameplay. Contiamo i giorni che ci separano dall’uscita del gioco, ma contiamo anche quelli che mancano al Gamescom , vista la certa presenza di un’altra demo di Hitma: Absolution tra gli stand di Square Enix .*