La conferenza stampa di EA all’E3 2012 ha ben inquadrato il momento dell’industria videoludica, presentando una decina di titoli già conosciuti (tolti un paio) sia come genere che come IP veri e propri.
Nel presentare la conferenza del publisher, il presidentissimo John Riccitiello ha definito l’incontro con la stampa più come il Sundance Film Festival e meno ” serata degli Oscar “: chi si intende di cinematografia saprà che tale Festival è riservato alle produzioni indipendenti, dove piccoli registi crescono e provano a produrre qualcosa di innovativo e diverso dall’ultimo blockbuster hollywoodiano. La conferenza di EA non è stata condotta e presentata così, a dire il vero: ad aprire le danze ci pensa Dead Space 3 , che sembra essersi distanziato da quel horror-action solitario uscito nel 2008, puntando tutto sulla spettacolarità e sulle armi da fuoco, da condividere con un partner sfruttando la modalità co-operativa. Tale scelta non sarà – probabilmente – digerita a chi si è appassionato alle vicende di un Isaac Clarke da solo contro tutto e tutti, ma, come abbiamo detto prima, EA si limita a seguire la filosofia corrente dell’industria, con i suoi pro e contro.
Dopo una immancabile ma breve parentesi su Madden 13 , che inevitabilmente ha un mercato molto ampio oltreoceano, l’attenzione si sposta su SimCity : negli ultimi anni, EA si è progressivamente avvicinata al mercato social, acquisendo PopCap e cercando di trovare il giusto mix per creare il nuovo FarmVille . Su questo si basa SimCity Social , spinoff della serie che sbarcherà su Facebook nelle prossime settimane. Anche il “fratello maggiore” SimCity ha avuto una manciata di minuti di pubblicità. In questi, è stato spiegato come funzionerà il single/multiplayer: creata una regione, un giocatore potrà creare un numero (limitato, ovviamente) di città che può controllare da solo, oppure potrà aprire lo stesso territorio ad altri sindaci umani, che gestiranno autonomamente le proprie città. Con l’uscita dal palco di Lucy Bradshaw, che ha per l’appunto presentato i due titoli di Maxis, EA ritorna al leitmotiv della generazione, composto da FPS e titoli sportivi.
In questo momento si presentano davanti al pubblico Peter Moore e Patrick Bach , pronti a presentare Battlefield 3 Premium , ampiamente svelato prima dell’annuncio. Nuove armi, nuovi veicoli e nuove modalità di gioco per quello che altro non è se non un ” Season Pass ” d’altri tempi. Per una cinquantina di euro i giocatori più “affezionati” all’FPS potranno vantare DLC in anticipo e armi esclusive: ovviamente bisognerà valutare a fondo ogni elemento nelle prossime settimane, alla ricerca di quella particolare arma a pagamento che potrebbe “rompere” il già fragile equilibrio online di Battlefield 3. Arriva quindi il turno di FIFA 13 : dopo una presentazione inevitabile (perlomeno per EA) dei numeri degli ultimi anni, si torna a parlare di Impact Engine e di connettività con altre piattaforme, come iOS e Android, per migliorare il proprio profilo FIFA anche quando non ci si trova a casa. A livello di gameplay, quindi, siamo sempre sui livelli degli ultimi anni. Questo significa che il prossimo grande restyle si avrà probabilmente con la prossima generazione di console, quando anche FIFA ed EA dovranno cambiare qualcosa per riuscire a presentare un prodotto fresco e innovativo.
Dopo una breve apparizione di Star Wars: The Old Republic , su cui viene previsto un grande futuro da parte di BioWare (meno da chi lo ha giocato, a dire il vero), è il turno di Medal of Honor: Warfighter . Sarà di Danger Close il compito (sicuramente non semplice) di evitare lo sviluppo dell’ennesimo shooter senza personalità della generazione. A giudicare dai due video mostrati ieri sera, le premesse non sono buone, ma aspettiamo comunque ottobre per giudicare a fondo il lavoro dello studio. Stesso discorso per Crysis 3 : la sensazione di trovarsi di fronte ad un leggero ritocco delle ambientazioni viste in Crysis 2 è forte, così come la convinzione che Crytek potrebbe scegliere di chiudere la generazione andando sul sicuro e rischiando poco, lasciando il piatto forte per suo il titolo d’esordio della next-gen. Non manca anche una dimostrazione di Need for Speed: Most Wanted , promettente reboot della serie ancora una volta per mano di Criterion , già dietro ad Hot Pursuit (2010) e l’annucio dell’acquisizione dei diritti di UFC , che dal prossimo anno sarà sotto l’etichetta di EA, passando quindi da una THQ senza un futuro certo a chi riesce a garantire la sicurezza economica.
Nel complesso, la conferenza di EA è stata piuttosto chiara e diretta: ritmo alto e ben ragionato, ma poche novità sia come prodotti che come genere. E, stranamente, nessuna menzione per Wii U e/o 3DS, nonostante i possibili porting (SimCity e Madden, giusto per nominarne un paio) La generazione di console corrente inizia a far sentire i propri anni: la prossima edizione dell’E3 potrebbe essere quella della svolta, quando la next-gen farà sognare tutti i giocatori. Fino ad allora, EA continuerà a fare quello che ha fatto nel’ultimo lustro, puntando su IP già conosciuti e lasciando l’esplorazione di nuove meccaniche di gioco ad altri sviluppatori, pensiero completamente opposto al Sundance Film Festival tanto caro a Riccitiello.