Cresce l’attesa per il quinto capitolo della serie Ghost Recon, lo sparatutto tattico in prima persona da sempre nelle mani del suo celebre sceneggiatore Tom Clancy e del team parigino Ubisoft .

In sviluppo da oltre tre anni, Ghost Recon: Future Soldier è in dirittura di arrivo e la conferma è arrivata una settimana fa, quando Ubisoft ha anticipato le rivelazioni sul gioco con una closed beta multiplayer su Xbox 360 e Playstation 3 .

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Più che la storia dietro Ghost Recon: Future Soldier, peraltro poco pubblicizzata finora, ad interessare i fan del titolo è sicuramente il ventaglio di modalità oltre la classica campagna single player.

Cominciando dall’inizio, l’avventura principale del prodotto Ubisoft Parigi durerà poco meno di dieci ore e terrà impegnati i videogiocatori dando loro il comando di una squadra che dovrà occuparsi degli obiettivi classici durante le missioni belliche del team Ghost, in particolare contro un gruppo terroristico – formula vincente, ma assai banale.

Future Soldier si dimostra un FPS molto più dinamico dei precedenti titoli della serie, in quanto capace di fondere in sé diversi approcci di gameplay che prima non sono stati particolarmente sfruttati dagli sviluppatori francesi: cominciando dalla varietà di ambientazioni e locations proposte grazie alla trama del gioco, che vedrà i quattro protagonisti alle prese con un lungo viaggio tra città e foreste di diversi continenti, vi saranno poi missioni in cui l’approccio tattico andrà a farsi benedire a vantaggio di mitragliatrici ed ondate di nemici pronti a respingere l’attacco del giocatore. In altre situazioni, il gioco prevede azioni meno frenetiche e più ragionate, con elementi stealth in cui tutti gli oggetti extra equipaggiabili si riveleranno utili ai fini dell’obiettivo da raggiungere.

Ghost Recon: Future Soldier è dunque uno sparatutto tattico che ben presto si rivela più ibrido del previsto e pronto ad accogliere un bacino d’utenza più ampio, anche se i pro ed i contro di questa scelta saranno sicuramente motivo di disputa, soprattutto tra i fan della serie.

Avanziamo compatti

Se la campagna single player è fine a sé stessa, il punto cardine del titolo in uscita a fine Maggio è sicuramente il multiplayer, più solido e ricco.

Già da molto tempo si continua a parlare della modalità cooperativa, che probabilmente è il punto di maggior interesse da parte di chi intende acquistare Future Soldier . Ubisoft ha previsto una serie di feature a disposizione dei quattro Ghost che compongono il team, tutte basate sulla cooperazione e sull’approccio tattico per affrontare i nemici e raggiungere gli obiettivi. In conformità a questa scelta, saranno sicuramente premiati i videogiocatori capaci di riflettere sul campo di battaglia e avanzare in estrema sintonia, sfruttando tutti gli elementi a disposizione, sia d’equipaggiamento sia ambientale.

La sincronizzazione degli attacchi sarà molto importante per permettere ai Ghost di avanzare assieme e proprio per questo Ubisoft ha previsto la possibilità di marcare i nemici in modo da condividere le informazioni sugli obiettivi da eliminare in battaglia: in questo modo, attraverso un rapido briefing nel gruppo (magari a voce), ciascuno dei soldati incaricati di sparare cercherà di compiere l’azione in simultanea con gli altri, sgombrando la strada nello stesso attimo. Così facendo, nessun nemico avrà il tempo di capire ciò che sta succedendo e di denunciare agli altri il soldato caduto, attivando l’allarme.

Tutto è nel segno del “ghost”, ovvero avanzando come fantasmi… O almeno è questa l’intenzione di Ubisoft, tant’è che gli aggeggi a disposizione dell’utente sono molteplici: ad esempio, è possibile attivare il classico drone di spionaggio, con la capacità di condividere le sue rivelazioni a tutti e quattro i giocatori, marcando direttamente gli obiettivi dalla sua visuale. Il drone rappresenta solo una possibilità tra le tante per proseguire attraverso la tattica, ma il modo di muoversi nel campo resta piuttosto libero: attivare la tuta mimetica consentirà, nei limiti, di avanzare senza farsi scoprire, mentre utilizzare i visori ottici permetterà al giocatore di scansare i pericoli o evitare spiacevoli sorprese dietro un angolo.

Nelle situazioni più caotiche, in cui magari saranno presenti una maggior densità di nemici e minor spazio in cui muoversi, una tattica vincente potrà essere quella di dividere il gruppo in due, guadagnando le entrate a coppie o con attacchi diametralmente opposti, proprio come prevede il manuale della perfetta irruzione.

La closed beta ha dato la possibilità a molti di testare anche altre parti del multiplayer: in particolare, una modalità era accessibile fin da subito – Conflitto – mentre l’altra verrà attivata nei prossimi giorni – Sabotaggio .

Queste due sfide non brillano di originalità: Conflitto consiste nel completare semplici obiettivi nel giro di poco tempo, mentre Sabotaggio pone due squadre di Ghost a confronto per raggiungere una bomba che servirà ad eliminare il centro di comando avversario.

Il comparto multiplayer non finisce sicuramente qui e desta molte curiosità il sistema di upgrade dell’equipaggiamento e l’avanzamento della carriera militare. A tal proposito, Ubisoft ha previsto per Future Soldier la possibilità di personalizzare completamente l’arma da portare sul campo di battaglia: ad esempio è possibile crearsi una mitragliatrice che, pur con lo svantaggio di un forte rinculo, permette di fare più danni alle corazze nemiche, mentre equipaggiando un caricatore più ampio si sacrificherà potenza e così via.

Ogni parte dell’arma è modificabile e ci aspettiamo che questa corposa personalizzazione dell’armamento sia disponibile anche in multiplayer, così da aumentare maggiormente il tatticismo nelle mappe, quasi più di quanto già sia necessario.

Guerra tecnologica a 60 fps

Termina l’analisi della preview, osserviamo il comparto tecnico: Ghost Recon: Future Soldier è solido e leggero, grazie ad un’ottimizzazione grafica eccezionale che mantiene il gioco su 60 fps stabili anche durante le azioni più frenetiche. Sfortunatamente, nonostante i tanti dettagli su schermo, la qualità delle texture non è altissima e le animazioni dei personaggi potevano essere più curate.

Così com’è stato mostrato, il gioco pare essere tratto da una build piuttosto avanzata e non ci aspettiamo grosse differenze tecniche: nonostante i difetti, tuttavia, il colpo d’occhio è evidente e i numerosi effetti ingame che accompagnano il videogiocatore nelle scampagnate o in location urbane bastano e avanzano per promuovere il titolo Ubisoft di prossima uscita.

Difficile fare una panoramica delle locations: seppur l’alternanza di ambienti chiusi e aperti sia stata garantita, così come la varietà delle situazioni in cui i giocatori dovranno utilizzare le proprie armi, aspettiamo di mettere le mani sul gioco completo prima di un giudizio.

Stessa considerazione va fatta per l’integrazione del Kinect, che a detta di Ubisoft migliorerà notevolmente l’esperienza col gioco.

*Il 24 Maggio è alle porte e Ghost Recon: Future Soldier ha tutte le carte in regola per mantenere alto l’interesse – e le vendite – di questa serie.

Lo sparatutto tattico di Ubisoft e Tom Clancy mette in campo un gameplay ricco di possibilità, che lascia diversi approcci alle missioni in base al comportamento che il giocatore vuole decidere di adottare: la cooperazione tra i quattro membri del team Ghost è sicuramente la scelta prediletta dagli sviluppatori, grazie a una serie di gadget che permettono la sincronizzazione delle azioni anche in cooperativa multiplayer, ma l’attacco frontale, stealth o misto, è comunque premiato dalla possibilità di modificare il proprio equipaggiamento in base allo stile da adottare nella missione.

Anche se la campagna in single player promette diverse ore di divertimento – più di altri FPS simili – il pilastro del titolo è sicuramente il multiplayer, che già molti hanno potuto apprezzare con la closed beta.

Le aspettative sono alte e l’idea generale è che siano rispettate, ma per la conferma Cyberludus vi dà appuntamento tra un mese.*

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