Alla scoperta della magia

Lo scorso novembre, con l’arrivo in dvd e blu-ray de I Doni della Morte – Parte 2,  milioni di fan hanno dato ufficialmente il proprio addio all’epopea dedicata alla saga di Harry Potter .  Composta da sette libri (e tre pseudobiblium ) e nata nel lontano 1997 dalla geniale penna di J. K. Rowling (che già nel 1990, in un viaggio in treno, aveva già delineato quasi tutti i personaggi), la serie incentrata sul maghetto con la cicatrice a forma di fulmine sulla fronte si è rivelato un vero e proprio fenomeno letterario, che non ha solo stregato un pubblico giovane, ma ogni singola fascia di lettori abituali e non. L’innato talento e l’irrefrenabile fantasia della scrittrice inglese hanno creato dal nulla un mondo magico e segreto, cosi vicino al nostro mondo (il mondo dei babbani) ma cosi lontano dalle menti adulte, troppo prese dagli andirivieni quotidiani per fermarsi un attimo e ritrovare la loro infanzia perduta. Uno mondo dove i gufi consegnano la posta, dove lo sport più famoso del mondo lo si pratica a cavallo di una scopa e dove si viaggia attraverso i caminetti. Ma è anche un mondo dove regna l’oppressione dei potenti, la cattiveria degli invidiosi e naturalmente la morte, sempre in agguato sopra le teste dei più coraggiosi. Il successo stratosferico della saga  ha inevitabilmente portato all’espansione di tale fenomeno verso una campagna marketing colossale, che ha contagiato naturalmente il cinema, l’abbigliamento, parchi a tema, gadget di ogni sorta (persino il sito di prossima apertura Pottermore, una sorta di enciclopedia della serie, con tanto di store per gli acquisti, ricompense per i lettori e note aggiuntive mai rivelate dalla Rowling) e ovviamente l’universo videoluidico.

In questo speciale vi attende un lungo viaggio  con bacchetta alla mano, alla scoperta delle origini del Prescelto, dei suoi primi anni ad Hogwarts, delle sue prime battaglie contro le forze del male, fino allo scontro finale con Lord Voldemort.  Ben undici titoli, prodotti da EA e Warner Bros ,  sono stati dedicati al brand di Hatty Potter, episodi che verranno descritti e valutati in questo speciale diviso in due parti. Buon divertimento.

Harry Potter e la Pietra Filosofale

Data di uscita: 2001  Versione testata: Playstation 2

Harry Potter e la Pietra Filosofale

All’età di undici anni, l’orfanello Harry Potter riceve la lettera di ammissione alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts: il mondo crudele che conosceva a casa dei perfidi zii era solo una facciata. Harry è un mago, portato in salvo nel mondo degli umani (babbani) dopo che Voldemort, il più crudele mago di tutti i tempi, tentò di ucciderlo dopo aver strappato la vita dei suoi genitori. Tra lezioni a base di pozioni, partite di Quidditch e cura delle creature magiche, Harry e i suoi più fedeli amici, Ron ed Hermione, si addentreranno nei misteri che nasconde il castello di Hogwarts, ma soprattutto quelli che nascondono gli insegnanti per proteggere la scuola dalle forze del male, sempre in agguato e pronte a colpire. Il titolo è un action/adventure in terza persona: Harry inizierà la sua avventura a Diagon Alley ( un quartiere magico ricco di negozi dove c’è tutto l’occorrente per gli studenti), per poi arrivare ad Hogwarts, un castello liberamente esplorabile e percorribile, anche utilizzando la scopa (non da subito però). La storia è raccontata abbastanza bene e non mancano citazioni e riferimenti al romanzo della Rowling, del tutto assenti invece nel film. Il comparto tecnico sfoggia una grafica piacevole e un level design che farà la gioia degli appassionati della serie. Ogni singolo angolo di gioco trasuda di magia e atmosfera. Buono il doppiaggio in italiano, grazie alla presenza dei doppiatori originali del film. Il gameplay è molto semplice e scorrevole, focalizzato principalmente sull’esplorazione del castello, alla ricerca di segreti e oggetti bonus tra una lezione di magia e l’altra. Presenti diverse magie famose, come Flipendo e Lumos  e la raccolta di figurine di Maghi Famosi (che si possono scambiare con i compagni) e delle gelatine Tuttigusti+1 (la moneta di Hogwarts da spendere nel negozio di Fred e George). E’ possibile anche partecipare alle partite di Quidditch. I controlli si rivelano in parte macchinosi e la telecamera il più delle volte diventa insopportabile, soprattutto durante gli scontri con le piccole creature magiche.

Rimane in definitiva uno dei migliori videogiochi dedicati alla serie, imprescindibile per i fan.

Voto: 7.2

Harry Potter e la Camera dei Segreti

Data di uscita: 2002  Versione testata: Playstation 2

Cose terribili accadranno ad Hogwarts durante il secondo anno di Harry Potter. Qualcuno complotta contro di lui e gli altri studenti: perché l’elfo domestico Dobby fa di tutto per mandare a casa il giovane protagonista? E perché alcuni studenti mezzosangue vengono trovati pietrificati? Il magico trio questa volta dovrà affrontare sfide al di sopra della loro portata, come ragni giganti, platani picchiatori imbizzarriti e spettri malvagi, per scoprire gli indizi che portano alla misteriosa Camera dei Segreti. Ancora una volta la storia viene narrata egregiamente, seguendo fedelmente la pellicola di Chris Columbus quanto le pagine del libro. Nuovamente il gioco ripercorre la vita scolastica di Harry, che dovrà presentarsi alle lezioni e superare le sfide (con tanto di voto) per recuperare i poteri magici da utilizzare a colpi di bacchetta, per creare ad esempio molle elastiche per saltare più in alto, sbloccare serrature difficili o generare fiamme. Nel tempo libero, la  scuola sarà totalmente esplorabile, ricca di oggetti e missioni secondarie di giorno, quanto pullulante di nemici di notte. Tecnicamente abbiamo notato qualche miglioria grafica, come texture migliori e colori ancora più definiti. Sfortunatamente abbiamo anche notato caricamenti a volte troppo lunghi tra una stanza e l’altra. Buono il comparto audio che svolge sempre un ottimo lavoro tra pezzi originali e suoni inediti. Poco ispirata invece l’interpretazione del nuovo doppiatore italiano di Harry Potter. Il gameplay risulta praticamente invariato rispetto al primo capitolo, portandosi di conseguenza pregi e difetti, tra i quali la telecamera fastidiosa e i controlli non sempre precisi, soprattutto nelle fasi platform. Anche in questo capitolo si potrà volare con la scopa e raggiungere luoghi e oggetti altrimenti inaccessibili. Nuovamente bisognerà prendere buoni voti durante le lezioni e compiere buone azioni per aumentare il punteggio della nostra casa (Grifondoro) e riuscire a vincere sia la Coppa delle Case che quella di Quidditch. Interessanti le fasi stealth: se scoperti dai prefetti durante le nostre missioni notturne con o senza il mantello dell’invisibilità, ci verranno tolti dei punti.

In conclusione, anche questo secondo capitolo risulta fortemente ispirato e divertente per i veterani della serie. Peccato solo per i caricamenti a tratti frustranti.

Voto: 7.0

Harry Potter: La Coppa del Mondo di Quidditch

Data di uscita: 2003  Versione Testata: Playstation 2

Si tratta in effetti di uno spin-off della serie, incentrato solo ed esclusivamente sullo sport più importante del mondo magico: il Quidditch. A cavallo di una scopa, dovrete passarvi (o battere) la palla (pluffa), fare attenzione ai bolidi volanti, segnare punti centrando uno dei tre anelli e prendere prima dell’altra squadra il boccino d’oro, che vale 150 punti. L’esplorazione e l’avventura lasciano il posto allo sport su campo vero e proprio. Si potrà scegliere se partecipare alla Coppa di Hogwarts, alla Coppa Mondiale o giocare semplicemente un’Amichevole. Selezionabili tutti i giocatori di tutte le quattro squadre (Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde), alcuni addirittura inediti e probabilmente suggeriti dalla Rowling stessa. Una volta in campo, noterete subito che un tasto è adibito per il passaggio della pluffa e se premuto a lungo ne aumenta la forza. Un altro serve per il lancio, azione che si può compiere solo nell’area di tiro. Nel bel mezzo della partita,  potrete compiere azioni combinate, come schivate, giravolte e passaggi. A seconda dell’azione, cambierete istantaneamente giocatore (dal battitore al cercatore etc.). Non appena vedrete il boccino, i controlli cambieranno, poiché tutta l’azione sarà incentrata sulla conquista della infame e sfrecciante pallina dorata. Dopo diverse e divertenti ore di gioco però, ci si rende subito conto della ripetitività di fondo di questo prodotto, troppo monotono e piuttosto breve. Tecnicamente le ambientazioni, il design e i colori saranno graditi dagli appassionati della serie, che troveranno invariata l’atmosfera respirata nei capitoli precedenti. Buono il doppiaggio in italiano. In definiva, un titolo dedicato solo ed esclusivamente agli appassionati che hanno sempre sognato di vincere le sfide sul campo di Quidditch.

Voto: 6.5

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban

Data di uscita 2004   Versione testata: Playstation 2

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban

Un nuovo anno sta per cominciare ad Hogwarts, ma la fuga del folle Sirius Black dal carcere di massima sicurezza di Azkaban, ha gettato nel panico il mondo magico. La stessa scuola non è più la stessa, adesso pattugliata dai terrificanti dissennatori. Harry, Ron ed Hermione saranno costretti ad essere più prudenti del solito, anche se, come da tradizione, saranno i guai a cercare loro. Tra nuovi personaggi e verità nascoste costrette a saltar fuori sul più bello, il mistero e l’oscurità prenderanno sempre più forma a partire proprio da questo capitolo.

La storia è raccontata attraverso semplici filmati di intermezzo, senza enfasi o particolare coinvolgimento. La narrazione risulta di conseguenza inferiore rispetto ai precedenti capitoli. Buoni i pezzi della colonna sonora;  accettabile il doppiaggio in italiano, purtroppo non recitato dai doppiatori del film. Tecnicamente abbiamo notato un passo indietro rispetto al passato: la scuola appare a tratti arida di dettagli, caratterizzata da colori troppo scuri e poco ispirata al film. Il prigioniero di Azkaban appare molto diverso rispetto ai capitoli precedenti: cambia anzitutto Hogwarts, adesso più tetra, più pericolosa e ricca di insidie. La stessa architettura appare sensibilmente cambiata e strutturata per sfruttare al massimo i poteri e le novità del gameplay. Per la prima volta anche Ron ed Hermione potranno essere controllati, semplicemente pigiando un tasto per passare da un personaggio all’altro. Ognuno di loro possiede caratteristiche singolari: Harry è più veloce e agile, Hermione è in grado di superare ostacoli e passaggi angusti e Ron nota particolari che altri non vedono. Aumenta il numero di poteri disponibili e che variano a seconda del personaggio che si sta utilizzando. Tra le novità segnaliamo: la possibilità di riparare strutture, di congelare i nemici, di evocare un gancio magico per attirare  oggetti e costruzioni e di evocare il Patronus (indispensabile contro i dissennatori). La telecamera finalmente risulta libera da controllare. Interessante l’idea di far collaborare tra loro i protagonisti per superare le sfide degli insegnanti e gli enigmi. Ancora una volta sarà possibile esplorare interamente la scuola, anche in volo grazie  all’ippogrifo Fierobecco. Assenti in questo episodio le partite di Quidditch. Buona la longevità, grazie a tantissimi extra e attività a cui dedicarsi dopo i titoli di coda. Un passo indietro rispetto al passato, ma un motivo comunque più che sufficiente per rispolverare le bacchette.

Voto: 6.8

Harry Potter e il Calice di Fuoco

Data di uscita: 2005  Versione testata: Playstation 2

Harry Potter e il Calice di Fuoco

Un anno rovente attende Harry Potter questa volta: il Torneo TreMaghi, al quale viene misteriosamente iscritto da un misterioso nemico, le prime sbandate amorose, balli scolastici e soprattutto il ritorno dei Mangiamorte, i servitori di Lord Voldemort, determinati  a disseminare il terrore nel mondo magico e non solo. Da cosa sono provocati i dolori della cicatrice di Harry e quali presagi nasconde il Marchio Nero? Tra sfide negli abbassi e lotte contro draghi e creature nascoste nei labirinti, l’era del terrore si avvicina sempre di più e la serie stessa inizia a mutare e prendere una direzione più dark e decisamente più avvincente. Uno dei capitoli più emozionanti della collana della Rowling, viene qui illustrato e raccontato in maniera piuttosto mediocre, attraverso semplici filmati troppo riassuntivi e un doppiaggio in italiano davvero pessimo. Anche il comparto grafico appare sottotono e poco apprezzabile, tra colori sbiaditi, texture appena sufficienti e un’aridità generale più che palpabile. Il quarto videogioco spezza quasi del tutto i legami con i cardini del passato: Hogwarts non è più liberamente esplorabile, l’inquadratura torna ad essere controllata dalla CPU e la struttura di gioco è suddivisa in livelli. Prima di iniziare un capitolo, bisognerà scegliere quale dei tre personaggi controllare tra Harry, Ron ed Hermione. Su campo, i nostri incantesimi potranno essere potenziati grazie al supporto dei nostri compagni. Segnaliamo Accio per richiamare gli oggetti vicini, Vingardium Leviosa per sollevarli e Carpe Retractum per afferrare blocchi pesanti o cancelli difficili da aprire. I livelli sono brevi e a tratti lineari, intervallati di tanto in tanto da bivi ricchi di segreti e di scudi da recuperare. Essi sono fondamentali per passare al livello successivo, che ne richiede un numero specifico. Questo vi porterà a ripetere più di una volta lo stesso livello, anche perché, una volta preso uno scudo, tornerete inspiegabilmente al menù dei livelli. Azione questa altamente frustrante se unita ai caricamenti interminabili. Interessanti risultano le tre sfide principali (Drago, Abissi e Labirinto) e il combattimento finale naturalmente. Divertente invece la modalità a due giocatori che, in compagnia di un amico, rende l’esperienza decisamente più appagante. Tutto il resto non è altro che un’accozzaglia di livelli insipidi e poco ispirati, attanagliati da una semplicità e da una cosi breve durata che non possono passare inosservate. Un vero peccato. Solo per gli inguaribili.

Voto: 6.0

Articolo realizzato da Marco “Seth”Delle Fave

 

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