E’ sempre bello vedere che, anche qui in Italia, il videogioco sembra guadagnare un nuovo rispetto, sembra voler essere illuminato da una nuova luce culturale, una dignità inedita che, nel nostro paese, viene spesso trascurata. Dopo i vari esempi dell’Archivio Videoludico, delle due manifestazioni di Far Game e dello Svilupparty, Bologna si fa, nuovamente, città ospite di un progetto di una grandezza ancora maggiore: questa volta ad occuparsi di videogiochi è la ‘Bottega Finzioni’, scuola di sceneggiatura fondata da Carlo Lucarelli. In questo breve articolo riassumeremo brevemente gli intenti generali della scuola, soffermandoci poi sui progetti che stanno nascendo per l’ambito videoludico.

In questi corsi, i quali spaziano tra cinque aree fondamentali (Fiction, Non-Fiction, Letteratura, Fumetto e, appunto, Videogioco), gli studenti si impegnano per scrivere delle sceneggiature creative per diversi progetti o idee di progetto già in corso d’opera, puntando ad un obiettivo definito in partenza. Le principali aziende televisive e importanti editori di libri e fumetti si stanno già impegnando con ‘Bottega Finzioni’ per garantire ai ragazzi un’esperienza di studio e di lavoro a tutto tondo, senza trascurare il minimo dettaglio e garantendo la totale partecipazione dei giovani che vogliono prendere parte a questi corsi, giovani che la scuola sostiene anche con borse di studio.

L’area dedicata ai videogiochi è una delle ultime aggiunte a questo grande progetto ed è diretta da Ivan Venturi, co-fondatore di Simulmondo prima di Koala Games e prima ancora della sua attuale TIconBlu: alla conferenza stampa svoltasi oggi, 5 Ottobre 2011, per presentare questa nuova area di lavoro, Venturi ha offerto un’interessante descrizione del panorama italiano del videogioco, molto più vivo di quel che sembra, e ha spiegato, nel dettaglio, su quali progetti sono al lavoro lui e i suoi ragazzi.

Il primo di questi è “Il Castello di Eymerich”, secondo capitolo dei videogiochi tratti dai romanzi di Valerio Evangelisti su Nicolas Eymerich, figura realmente esistita. Il primo capitolo di questa ‘serie’ è nella sua fase di completamento, mentre il lavoro sul secondo capitolo inizierà nell’anno a venire. L’altro progetto, dal titolo provvisorio di “Contro le mafie – Il videogioco della legalità”, rientra nella categoria dei Serious Game, dove il protagonista dovrà scegliere il proprio modo di vivere, restando una persona comune, un imprenditore o un malavitoso, a seconda della sua volontà e delle sue scelte.

Ringraziamo Andrea Dresseno e Matteo Lollini dell’Archivio Videoludico della Cineteca di Bologna per averci permesso di partecipare a questa conferenza stampa, dandoci, di nuovo, la possibilità di affrontare l’argomento ‘videogioco’ in maniera viva, seria ed interessante. Ogni progetto che nasce per dare dignità al medium attraverso il lavoro dei giovani va sostenuto nel migliore e più appassionato dei modi: Bologna si sta rivelando come la culla di una sorta di ‘nuova civiltà del videogioco culturale’, e siamo certi che riuscirà a restare tale per molto, molto tempo!

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