Se c’è una cosa che Activision proprio non mollerà mai – a parte Call of Duty, s’intende – , sicuramente è l’Uomo Ragno. Il nostro affezionato Spider-Man di quartiere ci ha tenuto compagnia in tutte le salse, tutte le piattaforme e tutti i costumi fin da quando hanno inventato i videogiochi – e siamo certi che ci vorrà un bel po’ prima che smetta di farlo. Certo, i risultati, nella maggior parte dei casi, non sono stati mai esaltanti, ma per lo meno i fan non hanno avuto di che lamentarsi. Dopo l’ottimo esordio (e abbandono) di Treyarch, la ragnatela è passata ai ragazzi di Beenox, già autori di quello Shattered Dimensions che, sebbene non verrà ricordato come uno dei migliori action del decennio, sicuramente ha saputo svolgere più o meno bene il suo sporco lavoro.

Two is megl che four

La novità principale di questo capitolo è che gli Uomini Ragno saranno due, anziché quattro, e precisamente quelli appartenenti agli universi The Amazing Spider-Man e Spider-Man 2099. In questa timeline, uno scienziato pazzo di nome Walker Sloan è riuscito a viaggiare nel passato per soggiogare l’umanità intera grazie alle sue conoscenze; Miguel O’Hara (ovvero Spider-Man 2099) riesce a sventare i suoi piani, causando però accidentalmente la morte di Peter Parker. I due Spidey dovranno quindi collaborare per salvare il mondo ma allo stesso tempo evitare che Peter faccia una fine ingloriosa. Ciò però non vorrà dire che ci sarà una modalità co-operativa, poiché i due vivranno parallelamente in due mondi diversi; inoltre, il passaggio da un protagonista all’altro avverrà solo in certi punti specifici della storia, e non a volontà del giocatore.

Il gameplay di Spider-Man: Edge of Time non ci ha particolarmente colpiti, in sede di prova. Ci è sembrato un’onesta commistione tra elementi classici del genere action e altri mutuati da pietre miliari come God of War. Il combattimento chiedeva approcci differenti a seconda del nemico combattuto, ma nulla di più complesso del canonico sistema “nemico veloce, attacco veloce; nemico lento, attacco potente”. Parimenti, l’ambientazione al chiuso e dalla verticalità prossima allo zero non ci è sembrata particolarmente azzeccata per un personaggio come Spider-Man, che fa delle acrobazie e delle arrampicate il proprio pane quotidiano. A giudicare dalla demo da noi provata, la possibilità di aderire ai muri e di usare le ragnatele per muoversi è una semplice suppellettile al gameplay, resa al massimo fondamentale in certe sezioni specifiche. Gli sviluppatori hanno affermato di non voler incentrare il gioco troppo sulle ragnatele e i classici poteri di Spider-Man, orientandosi su altre abilità; ma che senso ha, ci domandiamo, sviluppare un gioco sull’Uomo Ragno in cui i poteri dell’Uomo Ragno non sono al centro dell’attenzione? Certo è che, per esprimere un giudizio equo occorrerà testare l’intero gioco, ma non possiamo non concederci qualche perplessità.

Quello che invece probabilmente potrà attrarre maggiormente i fan è la storyline, scritta per l’occasione dal papà di Spider-Man 2099, Peter David. Chi vi scrive non è un fan dei cattivoni-scienziati-pazzi-dal-futuro, e crediamo che molti altri lettori dei fumetti Marvel saranno d’accordo con noi, ma è innegabile il fascino dell’incipit dato alla storia. Frattanto, gli ammiratori segreti di Black Cat potranno gioire: pare che una delle sottotrame principali riguarderà proprio la seducente albina vestita da gatta, che in questo titolo – così come in molte altre produzioni – darà filo da torcere a MJ Watson nella contesa per il cuore di Peter Parker.

Noi non ci siamo stupiti, ma potremmo anche esserci sbagliati – e ne saremmo felicissimi. La risposta, però, l’avremo solo il 14 ottobre, giorno in cui Spider-Man: Edge of Time arriverà sugli scaffali per Xbox 360, Ps3, Wii e Nintendo 3DS e DS. Caricate lo spara-ragnatele – e pregate per avere occasione di usarlo!