Talvolta, EA Game ha avuto delle idee lungimiranti in molti settori videoludici, specialmente in ottica sportiva. Durante la scorsa generazione di console, EA Big lanciò NBA Street, un titolo di basket piuttosto arcade che aveva il fine di ricreare il feeling delle partite di basket in strada, viste in mille film girati nel Bronx o in generale in certi quartieri statunitensi. Rivelatasi un’idea vincente sia per il pubblico che per la critica, con picchi davvero alti (basti pensare al terzo capitolo, V3, per Gamecube con Mario, Luigi e Peach) EA ha tentato di applicare lo stesso concetto di “gioco di strada” al calcio. Del resto, a differenza degli USA, dove il basket è uno degli sport più amati, il calcio in Europa è di gran lunga lo sport più seguito e praticato, soprattutto a livello amatoriale. E’ pur vero che adesso gli statunitensi stanno imparando a capire e apprezzare davvero il calcio, grazie agli ottimi mondiali disputati dalla rappresentativa maschile dal 2002 in poi e alle celebri imprese della nazionale femminile, ma la strada è ancora lunga. L’idea di EA Game non è stata quella di replicare il mero calcetto di strada così com’è, rischiando di fare un gioco poco profondo e ripetitivo, ma cercare di renderlo vario e imprevedibile mischiandolo a un’altra disciplina a sé stante: il cosiddetto freestyle. Come si può intuire dal nome, il freestyle si basa sul concetto di abilità nel controllo della palla, e sulla ricerca di giocate funamboliche e circensi, classiche o di propria invenzione, insomma trattasi di una disciplina individuale, che ha poco a che vedere in verità con uno sport corale e di squadra come il calcio. La trovata in termini di gameplay è di per sé interessante, dando la possibilità di accumulare punti grazie alle giocate spettacolari e irridenti dei singoli (che d’ora in poi chiameremo semplicemente trick), ottenendo la possibilità di caricare una barra speciale, che una volta piena dava alla squadra il cosiddetto Game Breaker: per alcuni secondi i nostri giocatori risultavano quasi invincibili e, grazie ai trick fatti, l’effetto moltiplicativo sarebbe andato sulla rete eventualmente segnata in quel lasso di tempo. In altre parole, tre dribbling riusciti durante il Game Breaker più una rete? Tre reti all’attivo. Questa opzione, che in qualche modo sbilanciava gli equilibri, è stata ancora più sbilanciata nel controverso terzo episodio, dove era possibile realizzare più reti (il Game Breaker non terminava con l’azione, ma durava un preciso lasso di tempo), ma quantomeno era stato tolto il moltiplicatore dei trick. Per compensare i trick, devastanti in base alla complessità della combinazione di tasti da premere, i giocatori della squadra avversaria possono difendersi con ogni mezzo, in soldoni non esistono falli. Le partite quindi si riducevano sempre a una pressione esasperata dei tasti, sia per i trick che per l’indiscriminato pestaggio messo in atto dalla squadra difendente, con conseguente confusione delle meccaniche di gioco. Dopo i primi due capitoli, che evidenziavano buone idee e un gameplay comunque apprezzabile nonostante le innegabili magagne (ripetitività perenne e evidente lentezza di risposta una volta al tiro, quasi impedendo il gioco di prima), è arrivato il terzo capitolo, uscito sulle console next-gen a inizio 2008, che c’è rivelato diverso sotto alcuni aspetti. Gameplay leggermente più sbilanciato di prima, inquadratura laterale e non più isometrica e stile grafico, scelta questa molto criticata, virata sul toon shading super deformed. Nonostante il leggero passo avanti rispetto ai primi due, il terzo capitolo ha ottenuto un minor riscontro, specialmente di pubblico, congelando la serie fino a oggi. Da allora EA Sports ha ottenuto grandi risultati con la serie canonica annuale di Fifa, che ha ormai spodestando e allontanando di anni luce gli storici rivali di Konami, avendo così un ottimo credito verso la comunità dei calciofili videoludici. Come un inaspettato fulmine a ciel sereno, alla Gamescom è stato annunciato Fifa Street . Diamo ora un primo sguardo preliminare verso il nuovo progetto EA, in uscita a primavera 2012.
Il calcio da strada con il motore del calcio vero **** Lo spettacolare trailer mostrato alla Gamescom ha fatto intuire ai più la novità più apprezzata, e EA Game lo ha confermato subito dopo, ovvero che la struttura ludica, quindi gameplay e realizzazione tecnica, è la stessa di Fifa 12. Verrà quindi importato tutto, dalla gestione del giocatore singolo, a quella dei passaggi, dei cross e dei tiri (con qualche presumibile semplificazione, in modo da rendere tutto più veloce e immediato) e soprattutto la stupefacente fisica dei contrasti, fiore all’occhiello dell’attesissimo Fifa 12. Lo stesso team di Fifa supervisionerà i lavori, un vero e proprio sigillo sulla garanzia del prodotto finito. Quello che tutti gli affezionati dei vecchi episodi avevano sempre sognato, ma non avevano mai osato chiedere, sembra proprio qui: un gioco dal gameplay arcade, in quanto a velocità e divertimento, ma dalla struttura calcistica simulativa, realistica e credibile. Un vero e proprio mix micidiale. Inutile dire che la riuscita o meno del prodotto, visto anche il trend dei videogiochi calcistici nell’ultimo decennio (tema affrontato in questo speciale), sarà proprio il gameplay, aspetto fondamentale dove peccavano soprattutto i primi due episodi. Verranno aggiunti molti trick, non presenti in Fifa 12 e realizzati appositamente, e sarà tutelata la velocità di gioco e il gioco di prima. Il trailer lascia ben sperare, mostrando un gioco dalle base così forte da sembrare già prossimo all’uscita, e in più regala nuove suggestioni. Oltre alle tantissime licenze sui calciatori singoli, presenti anche in passato, troveremo moltissimi top club europei, giusto per citarne alcuni Real Madrid, Barcellona, Valencia, Manchester United, Chelsea, Liverpool, Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Ovviamente presenti anche club italiani come Inter, Milan, Juventus e Napoli. Numerosissimi gli stage presenti, 35 località sparse per tutti i continenti, da Tokyo a Buenos Aires, da Shanghai, da Venezia a Londra, passando per Berlino, Barcelona e New York. Non sarà unicamente varietà visiva ma anche di campo di gioco, in quanto varietà radicalmente anche il terreno, passando dal cemento delle strade al parquet, fino ad arrivare all’erba sintetica. Ancora nessun dettaglio concreto sulle modalità carriera ma, presumibilmente, sarà un allargamento di quella originale, permettendoci così di creare un alter ego digitale (probabilmente importabile direttamente dal nostro Calciatore Virtuale di Fifa 12) e guidandolo nel mondo del calcio di strada. Non è confermata nemmeno l’editor, asse portante dei primi due capitoli, che aumenterebbe la varietà e la personalizzazione della propria squadra, e darebbe nuova linfa alle partite in rete.
Conclusioni Con la carenza di giochi calcistici arcade, Fifa Street può riaprire il discorso interrotto dopo il parziale fallimento del terzo capitolo, creando così un nuovo punto di vista del concetto proprio di calcio arcade. Sarà stimolante vedere come un motore realistico e simulativo come quello di Fifa 12 si comporterà in un gioco pensato per la partita mordi e fuggi, sull’immediatezza e, perchè no, per rispolverare anche il concetto di “gioco ignorante”. Saranno presenti, al solito, tantissimi trick e giocate funamboliche assortite, con la possibilità dei difensori avversari di intervenire, e magari “farsi giustizia” dopo un irriverente tunnel, nei modi più bruti a disposizione. Il tutto proponendo una giocabilità rapida, pensata molto sul gioco di prima, e con presumibili semplificazioni rispetto al complesso e stratificato sistema di controllo di Fifa 12. L’attesa e la curiosità è davvero molto alte, così come molto forti sono le speranze riposte nelle ormai esperte mani di EA. Da tenere d’occhio con molta attenzione, l’uscita è fissata intorno alla primavera 2012.