La festa può avere inizio! Per festeggiare il ventesimo anniversario del Porcospino Blu più famoso di tutto il globo, SEGA e Sonic Team si sono messe al lavoro su un titolo celebrativo, curiosa unione di due gameplay completamente differenti, per accontentare i giocatori moderni e, insieme, quelli più attaccati alle tradizioni. Dopo il buon successo di “Sonic The Hedgehog 4, Episode 1” , episodio che riportava la serie ad un antichissimo, nostalgico splendore, potrà questo recupero generazionale raggiungere lo stesso picco qualitativo? In occasione di questo ventennale, celebratosi pochi giorni fa, SEGA ha rilasciato su Xbox Live e PSN una Demo di “Sonic Generations” , disponibile per un tempo limitato di soli 20 giorni (ormai siamo agli sgoccioli, si avrà tempo fino al 12 Luglio) , ed è su questa Demo, oltre ad alcuni altri spunti, che si concentrerà questa analisi preliminare.

La ‘classica’ collina verde!

Questa versione di prova di “Sonic Generations” ci scaraventa, senza ulteriori indugi, sui prati della Green Hill Zone , il luogo dove tutto ebbe inizio. Il nostro gamepad controlla Sonic Classico , al quale sono affidate tutte le parti bidimensionali del gioco, in un furioso e velocissimo livello a scorrimento orizzontale. Tutto ricorda i meravigliosi tempi del SEGA MegaDrive, e le note dello stesso tema musicale, rimodernate di tutto punto, segnano il via di una esperienza che rischia di essere valutata con il caleidoscopio dei ricordi più che con una vera e propria oggettività. Grazie alla leva analogica sinistra e al tasto A è possibile muovere Sonic e farlo saltare, eliminando i nemici e recuperando bonus classici come anelli, scarpette e stelle: lo Spin Dash, un tempo realizzabile con la pressione simultanea del tasto di salto e della direzione bassa, ora è affidato al tasto X, velocizzandone i ritmi e permettendoci di scavare tunnel e abbattere ostacoli con una rapidità maggiore. Ritornato tutti i vecchi nemici, come i piranha meccanici, le api, i molestissimi granchi e molti, familiari ostacoli, pronti a metterci i bastoni fra le ruote ancora una volta. Tutto sembra andare per il meglio, ma questa esperienza sembra avere un piccolo neo: qualcosa non quadra alla perfezione nella gestione delle accelerazioni e delle frenate di Sonic , come se ci fosse un minimo ma percettibile guasto di reazione e di calibrazione delle direzioni di salto. Si tratta, comunque, di un aspetto che gli sviluppatori avranno modo di correggere nei prossimi mesi di sviluppo, migliorando il prodotto fino alla sua uscita, prevista per la fine di quest’anno!

Graditi ritorni, tre dimensioni e alta definizione

Gli sviluppatori non si sono ancora troppo sbilanciati sui contenuti di questa festa di compleanno videoludica. Per quanto riguarda la struttura di gioco, sappiamo di per certo che i livelli saranno tratti in massima parte dalle tre ‘ere’ di Sonic, ovvero classica , era Dreamcast e era moderna , e ognuno di questi sarà disponibile da affrontare sia come Sonic Classico che come Sonic Moderno . Per ora gli unici due livelli annunciati sono Green Hill Zone e City Escape (celeberrimo livello di apertura da ” Sonic Adventure 2″ ) ma molti altri saranno presentati nel tempo, con un equilibrio tale da poter soddisfare chiunque. La versione per Nintendo 3DS, invece, avrà un comparto di livelli tutto suo (esclusa la Green Hill Zone) e una modalità multigiocatore esclusiva, compatibile in qualche modo con la funzione StreetPass della console. Tutte e tre le versioni di gioco, ognuna alla loro maniera, posseggono un efficace supporto per le tre dimensioni, per godere al meglio di tutti gli scenari di gioco, i quali si presentano all’occhio con tinte colorante, più vicine all’insaturo di un pastello a cera , dimenticando le esplosioni di colori lucidi, marchio della serie, ormai, da diverso tempo. Sonic Classico e Sonic Moderno sono gli unici personaggi giocabili disponibili, ma gli sviluppatori assicurano che altri comprimari (come Tails, per esempio) saranno presenti, ma stanno ancora pensando su quale ruolo interattivo offrirgli per fare godere al meglio l’esperienza di gioco senza togliere spazio alla vera anima della festa.

Conclusioni

Per ora restiamo in standby, l’esatto opposto della indole dei nostri due Porcospini Blu, fino alla sperata presenza di una versione del gioco più corposa alla GamesCom di Colonia. “Sonic Generations”, esclusi alcuni problemi nel controllo (comunque abbastanza irrilevanti), si presenta come un meraviglioso pacco regalo per celebrare il ventennio di un’icona degli anni ’90, inverosimilmente bistrattata in quasi tutte le sue moderne istanze. Una passione per un ritorno alle origini bifronte che, riesumando una nostalgia seppellita dai tanti insuccessi, punta a far ritrovare a tutti la voglia di correre su colline e strade, con ai piedi quelle scarpette rosse bianche piene ancora di un incredibile significato. Un significato calpestato dal tempo e da alcune terribili esperienze. Si sente l’esigenza di un bel colpo di spugna, e tutte le premesse sembrano puntare alla realizzazione di questo cocente desiderio.

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