Eccoci finalmente a parlare di un gioco tanto atteso dagli appassionati di rally che da troppo tempo aspettavano un titolo che potesse contare sulla licenza ufficiale WRC . Noi di Cyberludus abbiamo dedicato particolare cura a WRC – FIA World Rally Championship (questo il titolo completo), sia perché attendevamo con particolare ansia un gioco di rally su licenza ufficiale, sia perché a prendersi cura del progetto è stata l’italianissima Milestone con la collaborazione di Black Bean . Cosa vuol dire Milestone? Vuol dire italianità al 100% e sinonimo di garanzia in titoli sulle due e sulle quattro ruote. Non dimentichiamoci che la casa milanese nel 1995 è stata la prima a sfornare un arcade degno di nota su PC – nome in codice Screamer -, e nel corso degli anni ha saputo rinnovarsi realizzando titoli sempre di ottima fattura come ad esempio Scars e Evolution Gt. Ma la sua vera consacrazione l’ha senza dubbio ottenuta con le corse sulle due ruote; la serie Superbike, oltre che ad essere molto longeva, ha infatti ottenuto apprezzamenti unanimi da critica e pubblico. Il ritorno alle quattro ruote è avvenuto con Super Stars V8 Racing che però non ha ottenuto il successo sperato per una serie di ragioni, su tutte lo sfruttamento di una licenza priva di appeal e una realizzazione tecnica piuttosto mediocre. Ed eccoci finalmente ad oggi quando la casa meneghina è stata incaricata di riportare su schermo la prestigiosa licenza WRC, assente ingiustificata dal lontano 2005. Gli ultimi anni avevano infatti visto la serie Colin Mc Rae, inizialmente nata come una simulazione di rally pura, prendere una piega prettamente arcade. A conti fatti, quindi, si sentiva molto l’assenza di un gioco di VERO rally , dove il giocatore in compagnia del suo fido navigatore doveva sfidare il cronometro. Sicuramente un genere destinato prevalentemente ad un pubblico di appassionati e quindi mal digerita dalla logica commerciale dell’industria dei videogames odierna, che per fare cassa tende a produrre titoli che abbracciano una platea più vasta possibile.
Prego, tirare la leva del freno a mano..
Milestone, cosciente di giocarsi molto con questo titolo ha cercato di realizzare un prodotto che non lasciasse nulla al caso, specie in ambito simulativo. Ha deciso quindi di avvalersi della consulenza di piloti di rally professionisti che potessero conferire credibilità e realismo al modello di guida e a tutto l’impianto del gameplay. Una volta avviato WRC e settato i vari parametri grafici (la recensione è basata sulla versione PC) ci si rende conto della nutrita offerta di gioco. Oltre all’immancabile carriera WRC , che è il vero core del titolo, troveremo l’ Accademia , una competizione-tutorial composta da 12 eventi dove prendere confidenza con la macchina e le varie tipologie di fondi stradali. Abbiamo poi la modalità hotseat dove quattro giocatori si sfideranno in locale per realizzare il tempo migliore semplicemente passandosi il pad, e l’immancabile modalità multiplayer fino a 16 giocatori con la possibilità di creare stanze e competere su eventi singoli o veri e propri campionati. Da segnalare anche la possibilità di visualizzare durante le gare multigiocatore la vettura ghost (fino ad un massimo di quattro) del nostro avversario; in questo modo il livello di competizione è decisamente più alto. Come detto la vera essenza del titolo la troviamo nella modalità carriera, dove grazie alla sfruttamento della licenza WRC potremo partecipare al campionato mondiale di rally con tutti i tracciati sparsi per la crosta terrestre; chiaramente non mancheranno nemmeno tutte le macchine ufficiali che partecipano alla competizione. La strutturazione della modalità carriera è piuttosto semplice, ma non per questo poco esauriente. Inizialmente disporremmo di un limitato budget con cui dovremo acquistare un mezzo e partecipare ai primi eventi. Se cominceremo a sbloccare i vari obiettivi, che poi consistono nell’arrivare entro determinate posizioni, incrementeremo la disponibilità di crediti e parallelamente anche il livello di esperienza che ci permetteranno di acquisire nuovi sponsor, sbloccare nuovi eventi e veicoli. L’acquisto di nuove macchine è importante non soltanto per abbattere il tempo su giro disponendo di mezzi più prestanti, ma anche per partecipare ad eventi monomarca. Con i crediti guadagnati è possibile anche cambiare le livree e sbizzarrirsi con la personalizzazione più spinta. Quest’ultimo aspetto però rimane piuttosto marginale e non può elevarsi al di sopra delle definizione di semplice orpello, non avendo alcunché effetto concreto nell’economia del gameplay. L’offerta dei tracciati da affrontare è veramente notevole: complessivamente sono presenti 10 campionati ognuno dei quali può avere dai 4 ai 6 eventi composti a loro volta da circa 6 rally ciascuno. Insomma c’è davvero da sudare le così dette sette camice per completare al 100% World Rally Championship. La particolarità delle competizioni rally, che ci vedono impegnati in tracciati di varia natura e morfologia in completa solitaria, accompagnati solo dalla voce del navigatore che come sempre risulterà fondamentale nell’economia della gara. Tutti i tracciati sono piuttosto fedeli alle controparti reali, Milestone si è infatti avvalsa di sopralluoghi diretti e materiale video e satellitare; il risultato finale è piuttosto convincente. L’asciutta grafica che è stata scelta ci consente sempre di avere sotto controllo l’andamento del campionato e tutti gli eventi completati e quelli che ci rimangono.
Finalmente al volante
Obiettivo principale di questa recensione è quello di sviscerare nei minimi particolari il modello di guida di WRC. Iniziamo subito con il dire che Milestone secondo noi è riuscita ad implementare un buonissimo modello di guida, anche se non esente da difetti. Pad alla mano le sensazioni che riesce a restituire il gioco sono molto positive. Affrontare le curve in derapata, cercando il limite ma allo stesso tempo stando attenti a tutte le insidie che il tracciato ci propone, è una vera manna dal cielo per tutti gli appassionati delle competizioni fuori strada. Per comprendere un gioco di rally, WRC nella fattispecie, ci si deve immedesimare perfettamente con il tracciato cercando di antipicare le curve e contemporaneamente ascoltare attentamente tutte le informazioni che ci fornisce il navigatore. Ritardare troppo le frenate, nei rally, equivale a dire dritto assicurato. La chiave di lettura giusta è infatti quella di cercare di non essere “schiavi” delle insidie del tracciato cercando di anticipare le curve e nel momento in cui la si sta percorrendo proiettarsi subito a quella successiva. Il livello di realismo che ci propone WRC è completamente customizzabile per ogni tipo di utenza; si può infatti incidere sugli aiuti elettronici alla guida, come l’assistenza alla frenata, e sull’AI degli avversari, queste agevolazioni facilitano la guida ma vanno ad incidere negativamente sulla vera natura del titolo. Lo stile da adottare per avere alla meglio nelle competizioni è una guida morbida, mai nervosa, cercando di dosare sapientemente acceleratore e freno. Cosa c’è che non va quindi? Purtroppo la software house milanese, a causa di una scarsa ottimizzazione, non ha prestato troppa attenzione agli algoritmi fisici che regolano il comportamento della macchina sui vari tipi di fondi stradali. Il risultato è che il nostro mezzo sembra comportarsi allo stesso modo, sia che si trova su una strada fangosa, sia che percorra ad esempio un manto completamente ghiacciato. La sensazione è quindi di un livello di realismo non perfettamente corrisponde alle reali condizioni della pista. Inoltre sono da segnalare anche una fastidiosa mancanza di peso specifico della macchina, che spesso ci porterà a compiere dei testacoda piuttosto inspiegabili. E’ un vero peccato perché un lavoro di ottimizzazione maggiore avrebbe senza dubbio giovato a un modello di guida già di per sé molto buono. Ad alimentare il realismo del gioco c’è anche la possibilità di modificare l’assetto della nostra macchina ed adattarlo al tracciato. Tralasciando questi difetti, Milestone è comunque riuscita molto bene a trasmettere al giocatore il vero spirito dei rally; gareggiare nei tracciati presenti, ricchi di insidie e cambi di ritmo (capiterà molto spesso di passare da asfalto a fango) è infatti molto piacevole e divertente a patto comunque di amare la gare in solitaria. La fisica dei danni è stata ben studiata, con rotture direttamente proporzionali all’angolo e all’intensità di impatto. Le conseguenze degli urti, non solo saranno ben visibili sull’estetica del nostro mezzo, ma provocheranno anche delle rotture meccaniche (come ad esempio rottura del cambio e del radiatore) che incideranno negativamente sulle prestazioni. Il parco macchine presenti può contare su un buon numero (circa 60) che comprendono le principali categorie presenti nel mondo ufficiale dei rally: WRC, JWRC, PWRC, SWRC , che si differenziano per tipologia di trazione e potenza. Chiaramente pilotare una vettura aspirata e con trazione anteriore è molto differente dal pilotare una vettura turbo con un nutrito numero di cavalli.
Grafica e tecnica
Dal punto di vista tecnico il titolo è piuttosto altalenante ed alterna delle cose buone a altre decisamente meno positive. Molto buona la sensazione di velocità, specie nelle visuali interne, che però risultano molto meno giocabili rispetto ad una prospettiva che renda visibile la macchina dall’esterno. Le texture risultano di buona fattura anche se comunque si sente la mancanza di qualche poligono, specie confrontando l’engine grafico di WRC con titoli usciti nell’ultimo periodo. La cosa che comunque si nota maggiormente è l’alternanza di piste con paesaggi molto evocative, ad altre che presentano panorami decisamente spogli. I modelli poligonali delle vetture sono invece molto ben realizzati e perfettamente distinguibili dalle controparti reali. Sulla versione PC da noi testata, abbiamo rilevato un leggero effetto pop-up, ma complessivamente la resa è decisamente migliore rispetto alle console, con texture più pulite e definite, a patto ovviamente di disporre di un PC discretamente performante. Piuttosto mediocre il comparto audio, con delle campionature dei motori poco convincenti che non sempre rendono giustizia alla potenza del propulsore.
Commento finale
Complessivamente il titolo Milestone ci è piaciuto molto. Era da troppo tempo che aspettavamo un gioco di rally vero e puro e finalmente è arrivato. Certo non mancano i difetti come la non perfetta ottimizzazione del comportamento della macchina sui diversi manti stradali, ma giocare a WRC è dannatamente divertente e questa è la cosa che più conta. Consigliamo il titolo Milestone a tutti coloro che sono amanti delle gare in solitaria e della simulazione, tutti gli altri faranno meglio a propendere per prodotti come Dirt, decisamente più “caciaroni” è meno realistici.