PlayStation Home è un servizio di social networking per gli utenti PS3 che in un certo senso ricorda Second Life o Gaia Online per il modo in cui si presenta. Sviluppato dagli studio di Londra e Cambridge della Sony Computer Entertainment, è gratuito e richiede solo un account PlayStation Network per connettersi.
Lanciato l’11 dicembre 2008 come beta aperta, PlayStation Home conta ora 14 milioni di utenti nel mondo, anche se ognuno di questi è circoscritto a seconda della sua regione di residenza. Secondo quando Jack Buser, direttore di PlayStation Home, ha dichiarato in un’intervista a Gamasutra che i risultati portati dal servizio sono positivi e il modello offre buone opportunità : “Home è nuovo e stiamo facendo un sacco di cose a cui l’industria deve ancora arrivare, stiamo assistendo a una grande innovazione e ritengo che sia un grande successo per la Sony”.
Buser è al corrente del considerevole scetticismo che circonda la piattaforma Home, ma ritiene che i numeri siano dalla sua parte : “Abbiamo più di 100 giochi sul servizio, la sessione media di un utente dura 70 minuti, l’85 per cento degli utenti ritornano dopo la prima volta e contiamo 14 milioni di account e più di 5000 oggetti virtuali”.
Numeri di un certo calibro, ma Buser non ha ancora spiegato qual’è il profitto che la compagnia trarrà da PlayStation Home: “Le microtransazioni per ottenere oggetti virtuali, come quelle che avvengono già in altri prodotti di social networking, stanno diventando popolari anche in occidente grazie a casi come Farmville e Pet Society . Sono convinto che i giocatori di console nordamericani non siano affatto respinti da questa novità e il margine di profitto che la compagnia può registrare quando questi prodotti saranno maturi è notevole”.
Resta da vedere se le teorie di Jack Buser si riveleranno corrette, ma rimane il fantasma di Room, il progetto nato originariamente per portare PlayStation Home su PSP e poi abbandonato definitivamente nell’aprile di quest’anno.