Dopo una lunga sequela di episodi sbagliati, con svariati fuoripista metaforici, Need For Speed intende rialzare la testa. Dopo il discreto Shift , che aveva tentato di uscire dal circolo vizioso del tuning, EA ha deciso di dare una sferzata molto netta, mettendo il nobile franchise nelle sapiente mani di Criterion . Sapranno i creatori di Burnout riportare la storica saga agli antichi splendori? Le prime impressioni sono a dir poco positive.

Hot Pursuit

La semplicità di un concept, spesso, può essere la carta vincente di un’intera produzione. EA sembra finalmente averlo capito, rispolverando la serie Hot Pursuit dopo troppo anni di dimenticatoio. Niente più macchine super elaborate, luci al neon o altre amenità simili, solo l’adrenalina delle corse e, soprattutto, degli inseguimenti. Gare clandestine, in pieno giorno, nel traffico urbano con il terrore di essere inseguiti dagli impressionanti bolidi a disposizione delle forze dell’ordine. Ecco, questo, riassunto in una frase, sarà il cuore pulsante del gioco, ma con una serie di tocchi di classe che andranno a rendere le situazioni di gioco più varie possibili. I giocatori, sia in single player che nel multy online, avranno delle “armi” a loro disposizione per sviare i propri avversari, indipendentemente da quale delle due fazioni sceglieremo. Attraverso le freccette direzionali del nostro pad potremo utilizzare alcune tattiche di disturbo, per esempio i poliziotti potranno piazzare dei posti di blocco o addirittura chiamare un elicottero per tallonare i fuggitivi, mentre quest’ultimi avranno a disposizione la possibilità di disturbare il radar delle forze dell’ordine in modo da dileguarci. Sarà ovviamente da valutare il bilanciamento di questi inconsueti power-up : il pericolo di avvantaggiare fin troppo una fazione è concreto, soprattutto online, con il rischio di sbilanciare il gioco e minarne il divertimento complessivo.

Spensieratezza arcade

Il gameplay, come da tradizione, punterà sull’immediatezza e sul divertimento spensierato e senza fronzoli. Il modello di guida sarà molto semplice, ma non per questo superficiale, e spingerà l’utente a commettere infrazioni al codice stradale, in modo da caricare il boost. Insomma, l’auspicata fusione di Need for Speed e Burnout, in cui molti speravano da tempo, sembra proprio essersi realizzata.

Varietà e “social game”

Le modalità promesse da Criterion sono davvero tante, ma per ora molte restano all’oscuro, come del resto la modalità single player di cui sappiamo comunque i dettagli preliminari. Potremo affrontare una vera e propria carriera, scissa in modo netto sin dal principio, fare i corridori clandestini o essere dalla parte della legge. Sarà molto interessante vedere come si evolveranno i due percorsi e se verrà utilizzata una qualche forma di narrazione, invero poco probabile. Gli sviluppatori punteranno molto sulla connessione ai servizi online, che terranno conto dei risultati e dei progressi dei nostri amici che possiederanno una copia del gioco. Oltre alla classica possibilità di sfidarlo in un testa a testa, potremo scegliere (magari in sua assenza) di puntare a un suo record e cercare di batterlo. Un modo intelligente di incrementare il tasso di sfida tra utenti amici, senza necessariamente scontrarsi con avversari sconosciuti.

Need for Speed: “Paradise

E’ davvero notevole la qualità grafica del titolo, nonostante manchino alcuni mesi all’uscita (fissata per il 18 novembre di quest’anno in USA, e verosimilmente in contemporanea in Europa). Il motore grafico deriva da quello di Burnout Paradise che, nonostante sia uscito ormai più di due anni fa, vanta tutt’ora una resa e una pulizia grafica formidabili. Le autovetture, ovviamente, potranno essere danneggiate all’inverosimile, fino alle esplosioni caratteristiche della serie Burnout. Frame rate granitico, gestione dei danni da “mascella rotta” e una mole poligonale notevolissima; un lavoro sul versante grafico che fin da ora si presenta benissimo. A impreziosire ulteriormente il lavoro di Criterion , la mappa di gioco, che si preannuncia gigantesca, un’intera città da esplorare molto grande (e che ricorda vagamente San Francisco). La sensazione di deja-vu con la serie Burnout, soprattutto per le scelte cromatiche e di illuminazione che ricordano Paradise, non sono affatto un aspetto negativo.

Conclusione

Aspettando la seconda metà di novembre per poter dare un giudizio definitivo e completo, possiamo sicuramente nutrire grosse speranze nei confronti di Need for Speed: Hot Pursuit . Il ritorno alle origini della serie, per mano di uno dei team di sviluppo più amati del settore, non potrebbe nascere sotto i migliori auspici. Una vasta componente online, un comparto tecnico di prim’ordine e una giocabilità arcade e spensierata, potrebbero fare del titolo EA uno dei grandi blockbuster di fine anno.

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