Red Faction Guerrilla

Sono passati ben otto anni da quando nel 2001 Volition e THQ hanno lanciato sul mercato Red Faction, primo capitolo di una nuova trilogia fantascientifica. I primi due capitoli, usciti entrambi per PS2 e PC, si distinsero per una notevole qualità grafica che risaltava le immense potenzialità di una console appena agli inizi del suo lungo cammino. Red Faction si è contraddistinto, oltre che per il comparto tecnico, per le novità che ha introdotto a livello di gameplay: il gioco dava infatti la possibilità di distruggere molti degli elementi presenti nello scenario. Nel sequel, uscito quasi un anno dopo per console e PC, sono stati migliorati ulteriormente i pregi aumentando, ad esempio, il numero di edifici da demolire. Ci sono voluti diversi anni prima di vedere in realizzazione un altro progetto legato alla saga di Red Faction. La nuova fatica di Volition, Red Faction: Guerrilla, questa volta può contare sul potenziale della nuova generazione di console: Xbox 360 e PlayStation 3. Tra le novità più evidenti troviamo la scelta da parte degli sviluppatori di passare da una prospettiva in prima persona ad una, molto più versatile, in terza, che sfrutta un sistema di gioco sandbox (come Saint Row e GTA per intenderci).  

Ribellione su Marte  

Per porre fine agli orrendi esperimenti condotti dallo scienziato Capek e dalla Ultor Corporation, la principale organizzazione industriale e militare esistente su Marte, un gruppo di coloni uniti sotto il nome di un’organizzazione ribelle chiamata Red Faction organizzò, intorno all’anno 2075, un movimento di resistenza guidato da un giovane di nome Parker. Grazie al supporto militare da parte della Earth Defense Force (EDF), che inviò una delle più grosse spedizioni della storia, la resistenza riuscì ad avere la meglio e a debellare definitivamente la Ultor Corp. dal pianeta rosso. Nel corso degli ultimi cinquant’anni, però, la crescente espansione sul suolo marziano e lo smisurato potere acquisito con le opere di ricostruzione hanno profondamente corrotto l’organizzazione. L’EDF adesso intravede l’enorme potenziale delle attività per le quali ha investito ingenti capitali e intende proteggere con la forza i propri interessi. Il piano di azione dell’organizzazione prevede il rapimento dei civili e il loro utilizzo nei campi di lavoro per massimizzare i profitti derivati dalle risorse del pianeta. Il clima di tensione che si viene a creare in seguito accresce la tensione tra i coloni che accusano le forze di difesa terrestri di interessarsi più alle proprie ricchezze che al miglioramento della qualità della vita su Marte. Il nostro alterego è un certo Alec Mason, un ex minatore che, spinto dalle insistenti richieste del fratello Dan, attivo esponente della Red Faction, lo raggiunge su Marte. In poco tempo i due si ritrovano a partecipare ad alcune missioni della resistenza e a scontrarsi con le forze EDF.

La libertà è a portata di rivoluzione

I primi incarichi sono piuttosto semplici e servono a familiarizzare con i comandi e con gli ambienti di gioco. Le missioni sono piuttosto varie ed hanno tutte come obiettivo finale quello di liberare le sei sezioni in cui è stato diviso il pianeta rosso dall’influenza della EDF. Alle missioni principali si affiancano i numerosi incarichi di secondo piano non indispensabili per terminare il gioco ma utili per ottenere diversi benefici economici. Per quanto riguarda gli spostamenti sul territorio marziano, Red Faction: Guerrilla utilizza una struttura sandbox che lascia ampia libertà di movimento. Ogni zona è contraddistinta da due indicatori strettamente legati tra loro: uno indica il livello d’influenza da parte della EDF, mentre l’altro il morale dei coloni. Portando a termine le missioni faremo diminuire il controllo dell’EDF ed aumentare il morale dei nostri compagni, una mossa utile per incitarli a combattere per il possesso della zona. Premendo il tasto back avremo accesso alla mappa che mostra tutte le missioni disponibili ed un sistema, simile ad un GPS, che indica il percorso più rapido per raggiungere la destinazione desiderata (una scia luminosa simile a quella vista in Fable 2). Non sempre però la via più breve è realmente quella più semplice da percorrere, e ciò per motivi come la presenza più numerosa di nemici oppure l’assenza di una strada percorribile con i mezzi in nostro possesso. Per quanto riguarda gli spostamenti potremo decidere di muoverci a piedi oppure scegliere uno dei tanti mezzi sparsi per il globo. I veicoli che potremo guidare spaziano dai camion per la raccolta dei minerali ai mezzi veloci come jeep, senza contare i mezzi corazzati della EDF e gli esoscheletri (simili a quelli visti in RF2) della Red Faction. La guidabilità differisce per pochi piccoli particolari tra un veicolo e un altro. I veicoli presenti in RFG rivestono un ruolo importante e saranno talmente utili da trasformarsi, a volte, in ordigni capaci di far crollare interi edifici. Gran parte del gioco ruota attorno all’idea che sia possibile rendere in briciole qualunque costruzione presente. Il nostro alterego, grazie al suo passato da minatore, è un esperto in questo campo. L’arma principale di Alec è costituita da un martello con il quale potremo, oltre che attaccare i nemici, far crollare interi edifici con colpi ben assestati alle strutture portanti. Nonostante le indubbie potenzialità del martello, avremo a disposizione pistole, fucili d’assalto, mitragliette, lanciarazzi e, naturalmente, un arsenale completo di esplosivi. Le potenzialità di questi ultimi sono elevate e, se ben utilizzati, possono causare ingenti danni. Tra le rovine di ogni edificio abbattuto troveremo dei metalli che grazie ai quali sarà possibile acquistare armi e upgrade. La campagna per un giocatore offre una varietà di missioni che assicurano un’alta longevità senza che il gioco diventi ripetitivo dopo qualche ora.

Grafica e sonoro

Visivamente Red Faction raggiunge un dettaglio grafico ragguardevole che non presenta particolari lacune o bug. La trasposizione del pianeta rosso è incredibile e le differenze tra le diverse sezioni sono curate nei minimi particolari per differenziarsi tra loro. L’ambientazione marziana, tuttavia, impone una certa semplicità nella costruzione dello scenario e, in tutti i livelli, ci troviamo a fare i conti con effetti luce che restituiscono costantemente la colorazione rossastra tipica del pianeta. Gli edifici sono realizzati con un design semplice e coerente e soffrono di un’integrità strutturale che cede in maniera eccessiva nelle collisioni con i veicoli. Il lavoro svolto sul motore fisico per i crolli e la distruzione degli edifici è sublime, tanto che i punti chiave come i pilastri portanti acquisiscono un’importanza vitale. Non è difficile, però, vedere un edificio che rimane in piedi grazie al sostegno di una sola parete, e anche se ci troviamo su Marte è lecito rimanerne stupiti. Le esplosioni e la distruzione completa dell’ambiente sono i punti di forza del motore grafico e dimostrano l’ottimo lavoro svolto con il nuovo Geo-Mod 2. A livello di gameplay il nostro personaggio risponde senza alcun problema ai comandi. Il sistema di puntamento con le armi da fuoco si rivela molto utile grazie alla sua semplicità di utilizzo. Il gioco può contare inoltre su un buon doppiaggio realizzato completamente in italiano; le musiche che accompagnano le azioni di gioco, invece, sono anonime e poco incisive.

Multigiocatore

Il multiplayer di Red Faction: Guerrilla è ricco di modalità di gioco e completo di opzioni, permettendo di sfidarsi in partite fino a 16 giocatori. Il multiplayer rappresenta un elemento importante e cerca di ripresentare lo stesso grado d’interazione osservato nella storia principale. Le modalità di gioco sono parecchie e spaziano dalla classica Cattura la Bandiera ad altre studiate appositamente per sfruttare l’essenza devastatrice del titolo. Le partite online si differenziano dai soliti sparatutto per puntare direttamente al coinvolgimento dei giocatori senza lasciare spazio alla creazione di strategie o appostamenti.

Conclusioni

Red Faction: Guerrilla è un titolo che si mette in mostra per la sua semplicità e per la sua immediatezza. Il titolo si mostra così com’è stato concepito dai suoi sviluppatori: un gioco semplice che offre un approccio diretto con le meccaniche di gioco e ne evidenzia l’aspetto divertente. Le dinamiche sono chiare sin dall’inizio e l’unico compito del giocatore è quello di demolire qualunque edificio delle forze di difesa terrestri (EDF). La varietà di armi e veicoli a nostra disposizione rappresenta un ottimo aiuto nel corso della storia principale e nelle partite multigiocatore. Volition e THQ hanno saputo adattare un vecchio franchise alle potenzialità delle console di nuova generazione con un risultato molto soddisfacente. Un titolo semplice ed immediato. Assolutamente da provare.

CI PIACE
Tecnicamente ben fatto
Contenuti aggiuntivi di gran spessore

Estremamente divertente
NON CI PIACE
Rischia di annoiare prima della fine
La trama è solo un pretesto alla distruzione
I giochi ?à la Gta 4? non piacciono a tutti
8.5Cyberludus.com
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