Il baratro è vicino. Ancaria è in serio pericolo: il negromante Shaddar ha evocato il demone di Sakkara ma, per un suo errore, questi sfugge al controllo e il caos regna sovrano in questa vasta terra. Noi abbiamo il dovere di tentare tutto il possibile ed anche qualche cosa in più per evitare il tracollo e ristabilire il naturale ordine delle cose.

In estrema sintesi, Sacred, un rpg action firmato Ascaron e distribuito dalla Fx nel 2004, narra questa storia. Ci immergeremo, così, in un vastissimo mondo fantasy ingrandito del 40 per cento della sua enorme estensione grazie all’espansione Underworld che, come vedremo più avanti, aggiungerà molto altro.

GLADIATORE, MAGO GUERRIERO, SERAFINA… FATE LA VOSTRA SCELTA

Gli eroi del regno di Ancaria scalpitano e così saremo in grado di decidere tra otto personaggi ( sei di Sacred “liscio” più due provenienti dall’espansione “Underworld” ).

Ognuno di loro presenta pregi e difetti. Ad esempio il gladiatore sarà un ottimo carro armato da combattimento, efficacissimo con tutte le armi, anche a mani nude, in mischia, ma un po’ in difficoltà in quello a distanza. Interessante, e dai sondaggi del sito italiano il più amato, il mago guerriero, una bella combinazione tra lo spadaccino, abile quindi con le lame e perfetto conoscitore degli incantesimi elementali.La serafina, invece, che troveremo protagonista anche in Sacred 2, risulta essere uno dei personaggi più equilibrati tra il magico e l’uso di armi ad aste. La scelta però, come accennato, è ampia. Troveremo anche l’elfo oscuro, l’elfo silvano, la vampiressa a cui si uniranno la succube ed il nano, tutti e due provenienti dalle oscure regioni di Underworld. Ce n’è, dunque, per tutti i gusti.

UN FATTORE QUI, UNA VACCA LA, GOBLIN, LUPI E TANTI, TANTI NEMICI

Fatta la nostra scelta inizieremo l’avventura per salvare Ancaria. I nemici e le avversità non tarderanno ad arrivare, così come gli incarichi secondari ma utilissimi per ricevere denaro, i punti esperienza necessari per far salire di livello il proprio protagonista, e qualche oggetto utile alla causa.

Tantissime le missioni presenti che aggiungono spessore a quella principale ed offrono moltissime ore di gioco in più. Noteremo con piacere che ogni regione di Ancaria ha le sue caratteristiche geografiche e presenta i propri nemici. Lupi, goblin, tagliagole nei primi livelli del nostro personaggio e nelle missioni iniziali saranno agilmente abbattuti; tuttavia presto lasceranno il passo a rognosissimi scheletri, spiriti, viverne, non morti, ragni giganti e quanto la fauna fantasy è in grado di offrire, compresi draghi giganti che nascondono (come in D&D) ingenti tesori. In tutta Ancaria ve ne sono 11. Di sicuro il giocatore avrà il proprio da fare: ogni città sarà sempre caratterizzata da qualche guaio da risolvere e, se vorremo variare dalla via maestra, potremmo farlo accettando gli incarichi secondari. Di strada da percorrere ce n’è parecchia ma, per fortuna, ci sono anche i cavalli che aiutano non poco a velocizzare l’azione. Non sarà possibile portare con se il fedele destriero, tuttavia, una volta a piedi potremo richiamarlo con un semplice fischio. Contrariamente ad alcuni giochi rinomati più attuali, qui è possibile combattere anche cavalcando. Altra piccola nota a margine: esistono nelle 16 regioni di Ancaria un buon numero di locazioni ed oggetti segreti chiamati Easter Egg ( uova di Pasqua ) nascosti. Tra questi vale la pena ricordare l’astronave di Babylon 5, un labirinto che ricorda Pacman, uno stadio di rugby ed un villaggio simile a Tristran, quello di Diablo I.

MAGIE, ARMI, OGGETTI E SET COMPLETI

In Sacred non sarà possibile scegliere le caratteristiche iniziali dei singoli personaggi preconfezionati. Tuttavia, saremo in grado di plasmarli passo per passo, a seconda delle statistiche iniziali, attraverso i 230 livelli di sviluppo disponibili al personaggio. Un range altissimo in cui il nostro avatar, da semplice sconosciuto diverrà una vera e propria macchina da guerra. Oltre ai passaggi di livello in cui avremo a disposizione i punti da distribuire nella maestria e nelle caratteristiche fisiche ( forza, intelligenza, carisma, e quant’altro ).

Potremo anche aggiungere ogni tot di livelli, fino al 51°, una caratteristica aggiuntiva. Ma queste da sole non bastano. Le armi, le rune, gli equipaggiamenti, gli attacchi speciali e le combo daranno al nostro protagonista quel tocco di unico ed inarrestabile. Ci sono anche, per ogni classe, dei set completi in grado di conferire bonus speciali, per cui il nostro peregrinare nelle terre di Ancaria sarà anche oggetto di ricerche affannose per trovare i pezzi dei vari set aumentando protezione ed efficacia in termini di distruzione dei nemici.

Interessante, ma questa sfumatura c’era anche in Diablo II, la possibilità di incastonare pietre o rune per ottenere bonus speciali dalle armi in utilizzo o dalle armature. Supportato adeguatamente anche il multiplayer ed il party.

PERSONAGGI IN 3D IN GRAFICA 2D, AMPIA GIOCABILITA’ E LONGEVITA’

Nel 2004, e nell’anno successivo, gli standard tecnici erano nettamente inferiori a quelli odierni. Per forza di cose i giochi erano molto più limitati.Tuttavia, Sacred è uno dei quei titoli in cui la la realizzazione tecnica, benché di buona fattura, era subordinata all’immediatezza del gioco. Merito di una facilità estrema sia nella gestione del personaggio (il discorso tattico è poi a discrezione del giocatore, ndr.), delle sue mosse speciali, delle sue magie, dell’inventario, del diario delle missioni e di una mappa accessibili con pochi click di mouse.

Sacred è senza dubbio, a nostro avviso, uno degli eredi meglio riusciti del mitico Diablo II, vera istituzione per gli Rpg d’azione.

Dal punto di vista meramente tecnico, Sacred è in grado di dire la sua. Il 3d è relativo soltanto ai modelli dei personaggi che controlleremo. Tutto il resto è in 2 dimensioni mentre la grafica è tutta in visuale isometrica. Buona varietà dei fondali e piccoli tocchi di classe, come le orme lasciate nel deserto, alcuni paesaggi, i dettagli di alcuni alberi e delle cascate, fanno attestare le quotazioni del titolo Ascaron. Bene anche l’audio con il parlato localizzato tutto in italiano e doppiato abbastanza bene. La voce narrante è il Gandalf de “Il Signore degli Anelli”. Ogni personaggio ha le sue voci. La giocabilità è molto alta. Ogni personaggio ha, almeno all’inizio, il suo cammino iniziale, le sue caratteristiche ed i propri set di armi e armature preferite. Interessante come le abilità della vampira siano sdoppiate: di giorno debole, di notte, con la trasformazione in vampiro, fortissimo. L’unico rischio è che l’Rpg Action spesso e volentieri sfocia quasi esclusivamente nell’azione pura e lascia poco all’aspetto del gioco di ruolo se si eccettua la gestione del personaggio. Ed anche Sacred ha questo “peccato originale”.

Concludendo…

Sacred ha saputo nel tempo lasciare una buona immagine di se nel vasto mondo dei videogiocatori. La varietà e vastità dato dalla mappa, dalla trama principale, dalle missioni secondarie e dall’incredibile numero di armi, rune ed armature da collezionare è incredibile. Interessante è anche lo sviluppo del personaggio. Tecnicamente parlando, la grafica, considerando il fatto che si tratta di un gioco di 5 anni fa (4 se si considera l’espansione Underworld ) fa il suo dovere. Il sonoro, pur essendo un po’ ripetitivo, è qualitativamente rispettabile. In definitiva, Sacred, favorito anche dal basso prezzo fin dalla sua uscita nel mercato, si fa preferire a moltissimi altri “cloni” di Diablo II raggiungendo nel complesso un voto alto anche per la leggerezza dell’hardware che lo supporta.

CI PIACE
  • Interessante sviluppo del personaggi
  • Trama discreta e moltissime subquest
  • Longevità e giocabilità estremamente elevati
  • Immediato e mai frustrante
  • Prezzo bassissimo
NON CI PIACE
  • A volte ripetitivo
  • Ormai mostra i segni del tempo
Conclusioni

Sacred ha saputo nel tempo lasciare una buona immagine di se nel vasto mondo dei videogiocatori. La varietà e vastità dato dalla mappa, dalla trama principale, dalle missioni secondarie e dall’incredibile numero di armi, rune ed armature da collezionare è incredibile. Interessante è anche lo sviluppo del personaggio. Tecnicamente parlando, la grafica, considerando il fatto che si tratta di un gioco di 5 anni fa (4 se si considera l’espansione Underworld ) fa il suo dovere. Il sonoro, pur essendo un po’ ripetitivo, è qualitativamente rispettabile. In definitiva, Sacred, favorito anche dal basso prezzo fin dalla sua uscita nel mercato, si fa preferire a moltissimi altri “cloni” di Diablo II raggiungendo nel complesso un voto alto anche per la leggerezza dell’hardware che lo supporta.

8.5Cyberludus.com

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